1 – Della coltivazione de’ monti dell’abate Bartolomeo Lorenzi
…a cura di Aldo Ridolfi
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Per un rientro in Condominio dopo lunga assenza
Da tempo desideravo leggere Della coltivazione de’ monti dell’abate Bartolomeo Lorenzi. Testo vecchio di quasi 250 anni, mi incuriosiva non tanto per la possibilità di mettere a fuoco un’epoca, un luogo, un modo di raccontare… ma piuttosto vedere, se per caso ciò che accadeva due secoli e mezzo fa è durato, e fino a quando. Immaginavo che, ancora una volta, tutto si sia mantenuto fedele a moduli produttivi protrattisi fino agli anni Cinquanta e poi tolti per sempre, nel bene e nel male, dai costumi e dall’ethos degli Occidentali. Ciò che sulle nostre colline è accaduto dopo quella fatidica data ha dell’incredibile e altrettanto incredibile è come modi di produrre, di pensare, di ragionare, di concepire le risorse si siano mantenuti identici a se stessi per secoli e poi con un colpo di spugna se ne siano andati. Portandosi via, assieme ad ciarpami metodologici e perfino relazionali, anche veri diamanti di saggezza.
È dunque una lettura tutta particolare del poema di Lorenzi, lontana da ogni pretesa filologica, da ogni commento scolastico, da ogni presunzione interpretativa.
Se le cose si siano svolte secondo questo mio credo ingenuo e nostalgico, ma spero anche realistico, vedremo nelle puntate che via via seguiranno. La cui lettura auguro sia buona, io ce l’ho messa tutta.
Aldo Ridolfi