Pubblicazione del volume “La Pieve di Colognola ai Colli. Un viaggio nella sua storia e tra le sue opere d’arte”… di Elisa Battaglia… segnalazione a cura di Giuseppe Corrà… – 42
…a cura di Giuseppe Corrà
Cenno Biografico
Elisa Battaglia: nata a Negrar (Vr) nel 1985. Dottoressa in Scienze dei Beni Culturali, appassionata d’arte, di storia e molto attiva nel campo del volontariato. Moglie e madre di famiglia è riuscita a ritagliarsi del tempo, nonostante le difficoltà, per realizzare una guida storico-artistica della parrocchia di Pieve di Colognola ai Colli (Vr) che mancava nel territorio, dal titolo: “Pieve di Colognola ai Colli. Un viaggio nella sua storia e tra le sue opere d’arte“.
La Pieve di Colognola ai Colli.
Un viaggio nella sua storia e tra le sue opere d’arte
Un luogo di culto immerso nel silenzio della campagna, con il suo fascino particolare sulla gente e le sue ricchezze artistiche nel libro “Pieve di Colognola ai colli. Un viaggio nella sua storia e tra le sue opere d’arte” di Elisa Battaglia, pubblicato dalla parrocchia in occasione del centenario della sua rinascita e presentato lo scorso 8 dicembre 2017 nella chiesa omonima.
La chiesa dell’Annunciazione di Maria Vergine di Pieve di Colognola ai Colli non è un “santuario” con tutti i crismi giuridici che questa qualifica dovrebbe portare con sé. Non c’è, infatti, nessun documento ufficiale del vescovo diocesano che la autorizzi a fregiarsi di questo titolo. Ma ciò non vieta che essa possa essere definita “santuario per devozione”, cioè un luogo sacro dove i fedeli, per un particolare motivo di pietà, si recano numerosi in pellegrinaggio.
Proprio lungo il solco della sua riconosciuta sacralità si snoda il racconto di Elisa che sa inserire le vicende della Pieve nella grande storia più lontana come in quella più vicina, ma anche nella cronaca locale usando sempre un linguaggio volutamente semplice perché non intende parlare solo per pochi “addetti ai lavori”, bensì si sforza di raggiungere chiunque. Tutte le sue affermazioni, però, sono sempre ben documentate.
I libro è suddiviso in due parti: quella della storia e della cronaca che hanno accompagnato la vita della chiesa e quella relativa alle opere d’arte di cui questo venerabile luogo sacro è ricco nonostante tutte le traversie vissute nel corso degli anni.
Per quanto riguarda la parte storica, l’autrice sottolinea come la Pieve abbia avuto un’importanza che ha preceduto quella della comunità dei santi Fermo e Rustico sorta sul Monte di Colognola e che, nel tempo, ha sottratto alla chiesa di pianura anche la qualifica di parrocchia, senza, però, riuscire a privarla mai del proprio fonte battesimale, il primo degli elementi indispensabili per l’autonomia religiosa. Nel 1919 don Gaetano Aldegheri divenne il nuovo parroco della Pieve ritornata alla dignità effettiva di parrocchia come lo è ancora oggi.
Ben documentata e ricca di foto assai interessanti risulta pure la seconda parte del libro, quella cioè dedicata alla presentazione delle opere d’arte contenute all’interno della chiesa o riscontrabili nelle sue vicinanze. A questo riguardo il testo compie quasi un gesto materno: prende per mano il pellegrino o anche il semplice curioso e gli mostra in successione le varie opere spiegandole in maniera chiara e semplice. Anche questo è un pregio del presente lavoro.
Un lavoro che tende a restituire al lettore il genius loci della Pieve, cioè la sua spiritualità ed il suo fascino peculiari ed è anche un invito a visitarla, a gustarla questa Pieve sia per chi crede, sia per chi voglia solo compiere una percorso artistico e culturale.
Giuseppe Corrà