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Ciao Giovanni… – 20

6 Ottobre 2018 / 15 Febbraio 2030

…a cura di Graziano M.Cobelli1-Segnalazioni

Cari Amici,
nel pomeriggio di Sabato 6 Ottobre 2018, l’Amico e Poeta Giovanni Benaglio ci ha lasciati. Quando, anni fa, io sono entrato a far parte del Cenacolo di Poesia Dialettale “B. Barbarani di Verona, uno dei primi Soci che ho conosciuto, è stato proprio Giovanni, il quale dopo l’Amica Wanda, si è generosamente prodigato per incontrarci anche in privato per regalarmi molti consigli utili per la mia Poesia. Ancora una volta, oltre ad prezioso Maestro, perdo un sincero Amico.

Giovanni Benaglio

Ciao Giovanni…

Nato a Santa Maria di Zevio (VR), da tantissimi anni viveva con la sua famiglia a San Giovanni Lupatoto (VR).
Cultore della lingua veronese, ne ricerca al profondo significati e sapori.
Di formazione classica, ha trascorso la vita lavorativa su e giù per il Veneto, in una delle banche più importanti del paese, raggiungendo l’incarico di Responsabile della Segreteria Generale.
Per molti anni è stato Socio del Cenacolo di Poesia dialettale veronese “B. Barbarani”.
Ha pubblicato quattro raccolte di poesie e due volumetti che raccontano storie di paese basati sui ricordi del padre.
Ha scritto pure alcuni testi teatrali.
In tutte queste categorie, ha ricevuto Premi e riconoscimenti in tutta Italia.
Già funzionario di una importante Banca, ora, in quiescenza, era docente di Cultura Popolare alla Libera Università della sua città.
Lo ricordiamo con la Poesia che apre uno dei libri da lui pubblicati “Péste”, forse quello, con il quale, ha riscosso più successo.

Se mai

Se mai g’à ‘n pel de ciucio la me osse
e le parole n’ongia par scrimajo
ch’incaja e verol na storia za spania
barato ormai a ‘n sol in sbiao e a ‘l vento,
n’ocor s-ciocar le man… l’afar l’è fato!
E contarò par ti, co i oci fiapi e orbi
de ci biassa a ‘l scoltar el saor pì fondo,
de peste in caredà a l’oridel de ‘l tempo,
e sarò mi a tacar co l’as-cio de ‘l spuacio
i crepi in sbrego a ‘n cel a teraina
che ‘l garbo de ‘l silensio pian infrusina.
Ti speta lì co i pié in pingolon a ‘l peagno
crussiando rane bodole che mete su la coa
e gambari e rospi e anguile e pessi spini,
ti speta lì in do l’acoa la se verse a speo.
E lassa pur che cora e sbrissia sta corente
co ‘l so saugo in grugno da lumera,
lustra a ‘l vivar par scondar el so gnente…

SE MAI: Se mai (pensassi) che abbia un senso la mia voce/e che le mie parole siano unghia per un frego/che valga a cicatrice di una storia sfiorita/baratto oramai a un sole sbiadito e al vento,/non occorre una stretta di mano… l’affare è fatto!//E racconterò per te, con gli occhi spenti e ciechi/di chi assapora all’ascolto i gusti più profondi,/di orme impresse agli orli del tempo,/e sarò io ad incollare con vischio di saliva/le crepe a penzoloni da un cielo a ragnatela/che l’amaro del silenzio lentamente offusca.//Tu aspetta li con i piedi a penzoloni dalla passerella/stuzzicando i girini che maturano alla coda/e gamberi e rospi e anguille e spinarelli,/tu aspetta li dove l’acqua si apre a specchio.//E lascia pure che corra e scivoli via questa corrente/con la sua insipidezza travisata da illusione,/che scintilla al vivere per nascondere il suo niente…

***

Per conoscerlo meglio clicca qui sul nome: Giovanni Benaglio

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Per chi desidera partecipare, le esequie funebri, si terranno a San Giovanni Lupatoto (VR), nella chiesa di Pozzo, Mercoledì 10 Ottobre 2018 alle ore 10.30.

Dettagli

Inizio:
6 Ottobre 2018
Fine:
15 Febbraio 2030
Categoria Evento:
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