VERONA… “Prima la voce” di Maddalena Mantovani… segnalazione a cura di Giuseppe Corrà… – 85
…a cura di Giuseppe Corrà
VERONA
“Prima la voce”,
romanzo d’esordio di Maddalena Mantovani
Al proprio posto di lavoro è responsabile del Servizio cultura e biblioteca del Comune di San Martino Buon Albergo. Ora, però, Maddalena Mantovani, indossa i panni di scrittrice proponendo al pubblico il suo romanzo d’esordio: “Prima la voce”, un giallo coinvolgente di 210 pagine pubblicato da Parallelo45Edizioni.
“Sono cresciuta in mezzo ai libri”, spiega Maddalena. “I miei genitori ne hanno sempre avuto uno tra le mani e mia zia Marilena ha gestito per anni una libreria a Messina. Sono molto affezionata ai miei ricordi di bambina legati a quegli scaffali colmi di libri sui quali spaziava il mio sguardo incuriosito. Da adolescente ho chiesto ai miei genitori di regalarmi una macchina da scrivere sulla quale, giocando con la fantasia, mi divertivo a cambiare il finale delle storie fornendo la mia soluzione. Le vicende della vita, altri interessi e soprattutto l’impegno professionale che mi tiene occupata per molto del mio tempo mi avevano distolta dalla scrittura. Ma la passione di scrivere qualcosa di mio è sempre rimasta dentro di me, finché è arrivata un’occasione fortuita, non cercata”.
Così Maddalena è ritornata a cimentarsi con la scrittura grazie al collega Andrea Gerosa che l’ha coinvolta come “correttrice di bozze” nella stesura dei propri thriller prima di darli alle stampe. È ritornata a scrivere dei racconti ed anche a pubblicarli online. Finché non è arrivata al suo primo vero romanzo. Si tratta di un giallo che narra la vicenda di Emma, una studentessa universitaria alle prese con una tesi di laurea sul Caravaggio, la quale, un giorno all’improvviso, viene convocata in un commissariato romano per essere interrogata sulla morte di Caterina Leonardi, la quasi “ex” moglie di Jacopo Doschi, discendente di una prestigiosa famiglia nobiliare romana di cui lei è innamorata e dal quale aspetta un figlio.
Per risolvere il giallo la commissaria Damiani, una donna stravagante ma molto pratica e concreta giunta ormai alle soglie della pensione, impiega una sola giornata. Ma in questo tempo, per Emma, infinito, la protagonista del giallo si interroga su Jacopo, dubita, e teme per il proprio futuro e per quello del bambino di cui è in attesa.
Non solo azione, quindi, in questo racconto intrigante, ma anche riflessione, scavo della protagonista dentro sé stessa e sulle persone che la circondano, delineate con cura e capacità.
“Mi appassiona l’idea di coinvolgere il lettore, – sottolinea la neo autrice – l’idea di una scrittura capace di far vivere un’esperienza simile a quella che si prova nel buio di una sala cinematografica perché anche la lettura, in un certo senso, può creare incantesimi. Trovo sia straordinario quando uno scrittore riesce a distogliere il lettore dalla routine quotidiana, attraendolo nelle vicende di una storia e conquistando la sua attenzione fino alla fine del romanzo, regalandogli emozioni e piacevoli momenti di suspense”.
Anche il nuovo libro a cui Maddalena sta lavorando nei ritagli di tempo, è ancora un giallo: è la rielaborazione di un racconto abbozzato già qualche anno fa, ma che ora viene sviluppato molto di più, in quanto più maturo.
Intanto, però, vale la pena di trovare un po’ di tempo libero e di prendere in mano questo primo giallo di Maddalena Mantovani anche per capire che significato possa avere il suo titolo curioso: “Prima la voce”. Leggendolo è utile avere accanto a sé un pezzo di carta ed una penna per appuntarsi i nomi dei vari protagonisti del racconto per ricordarsi sempre qual è il loro ruolo e non rischiare di perdersi perché il romanzo non ha una stesura lineare lungo l’asse nel tempo ma presenta anticipazioni e rimandi che lo movimentano rendendolo ancora più accattivante e capace di trattenere la nostra attenzioni fino alla soluzione finale.
Altrimenti, che giallo sarebbe?
Note biografiche
Maddalena Mantovani, classe 1973, nata a Siracusa (bellissima città), perché il papà veronese si trovava lì per lavoro, ha però compiuto un anno a Verona. Qui ha studiato e frequentato il Liceo Classico Scipione Maffei, e si è laureata a Trento in Giurisprudenza.
Scartata la scelta della professione forense, la predilezione per il diritto pubblico e per l’amministrazione della res publica, l’ha proiettata sulla strada dei concorsi ed ora lavora presso il Comune di San Martino Buon Alberto, dove svolge l’incarico di Responsabile del Settore Affari Generali Cultura Demografici Sport e Politiche giovanili.
Cresciuta in una famiglia di amanti della lettura – una zia materna ha gestito per anni una libreria nel Centro storico di Messina – si è sempre circondata di libri e parallelamente ha coltivato la passione della scrittura, tant’è che ancora adolescente ha chiesto in regalo una macchina da scrivere.
Ha pubblicato on line alcuni racconti e Prima la voce, edito da Parallelo45Edizioni è il suo romanzo d’esordio.
Giuseppe Corrà