RICORRENZA… VERONA: “A 700 anni dalla donazione di Cangrande del 1324”.
…a cura di Maria Rosanna Mucciolo
VERONA: “A 700 anni dalla donazione di Cangrande del 1324”.
La famiglia scaligera è una potente famiglia che governa la città di Verona per ben 125 anni dal 1262 al 1387. Durante la loro dinastia, Verona passa da comune a signoria, la cui massima espressione avviene sotto Cangrande I, con una grande fioritura artistica (pittura, scultura e arte sacra). Cangrande è un grande governatore che guida la città verso una grande espansione e lo fa fino dal 1351, fino alla morte. Viene chiamato “Can Rabbioso” perché governa Verona con fermezza, accumulando un solido patrimonio per i suoi figli: Francesco della Scala, Alboino della Scala, Gilberto della Scala. Morto il 22 luglio 1329 e sepolto il 24 luglio nella chiesa di Santa Maria Antica, nel 2004 viene riesumato il suo corpo, dagli studi effettuati risulta: un uomo alto 1.75 cm circa, con un viso allungato, capelli ricci. È molto famoso per la sua allegria ma anche come oratore e questo ci viene testimoniato in numerosi documenti. Dante Alighieri gli dedica l’ultima cantica della Divina Commedia, dove nel canto XVII del Paradiso proseguendo il suo discorso con Cacciaguida, al quale chiede chiarimenti sulle tante profezie che gli sono state pronunciate nel corso del suo viaggio nell’oltre-tomba, Cacciaguida accenna solo indirettamente all’accoglienza del signore di Verona, con una frase: “A lui t’aspetta e a’ suoi benefici”. Uomo di profonda fede, si racconta che per amore della Madonna digiuna e per voto alla Mamma Celeste è famosa la donazione del 1324 (700 anni) ai Servi di Maria. Si tratta di un terreno che Cangrande dona per la costruzione della chiesa di Santa Maria della Scala, che sorge nei pressi del centro storico della città scaligera, in cui si può ammirare un bellissimo affresco di Cangrande I e Alberto I della Scala. Questa donazione del 1324, è la prima di una serie di donazioni e d’acquisti che i Servi di Maria hanno concretizzato, il loro sogno di stabilirsi nel centro di Verona, fanno costruire una chiesa con annesso un convento. Il loro progetto è contrastato dai francescani che vivono nel convento di San Fermo Maggiore. La chiesa sorge vicino anche ai domenicani di Santa Anastasia e agli Eremiti di Sant’Eufemia. Ancora oggi possiamo ammirare la bellissima chiesa, che presenta: la facciata in cotto, sopra l’ingresso c è un rosone con ai lati due strette finestre, il portale in stile Rinascimentale attribuito da alcuni a fra Giocondo, per altri al Falconetto. L’interno è formato da quattro grandi arcate sostenute da pilastri, dove si possono ammirare l’altare della Madonna delle Grazie, una tela con l’Assunta di Felice Brusasorzi, una tela con la Madonna e i sette Santi fondatori dell’ordine di Pietro Rotari, una Pentecoste di Nicola Giolfino e le lapidi dello storico Scipione Maffei e del pittore Giovanni Caliari.
Maria Rosanna Mucciolo
Fonti:
La Storia da: Wikipedia
Foto da: www.molon.de – Alfred Molo