De Strobel Daniele
…a cura di Graziano M. Cobelli
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Daniele de Strobel de Haustadt e Schwanenfeld
Nato a Roma il 15 Marzo 1921
Laurea in giurisprudenza all’Università di Roma “La Sapienza” (1953).
Attività professionale: Dirigente Società Assicurativa, Docente universitario a contratto
In assicurazione dal 1941: assunto presso L’ASSICURATRICE ITALIANA (Gruppo
RAS), dopo dieci anni passato alla FIUMETER (Gruppo INA) e successivamente (1953) in
servizio presso la SOCIETÀ CATTOLICA DI ASSICURAZIONI fino al 1990.
Esperienza in tutti i settori tecnici, assunzione rischi e liquidazione danni rami non vita:
infortuni, responsabilità civile, malattie e forme globali comprendenti incendi furti e altre
forme collegate, fino al grado di Funzionario.
Dirigente dal 1963, ha terminato l’attività in “Cattolica” con il grado di Vice Direttore
generale, con incarico di supplenza in tutti i settori aziendali.
Attività esterne alle aziende
ANIA (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici) per cui è stato membro di varie sezioni tecniche, collegate ai rami infortuni, malattie, responsabilità civile e rami elementari, e di commissioni per lo studio di condizioni di polizza e di tariffa.
Presidente della Commissione di tariffa RC Generale (escluso AUTO) e poi Presidente della
sezione tecnica RC Generale (dieci anni).
Membro della Commissione legale ANIA con diversi incarichi di redazione di pareri, poi
approvati dalla Commissione.
Membro prima di diritto (durante i dieci anni di presidenza della sezione tecnica RC Generale) e poi elettivo del Comitato direttivo ANIA.
C.E.A. (Comitato europeo delle Assicurazioni) di cui è stato membro e poi Vice Presidente (carica conferita per sei anni) della corrispondente Sezione tecnica RC Generale.
Commissione Mercato Comune di cui è stato membro in rappresentanza del mercato
italiano (per ANIA) e del mercato europeo (per CEA) per rispondere alle interpellanze della
Commissione Europea durante lo studio e l’emanazione della Direttiva sulla responsabilità
civile del Produttore di beni di consumo e di altre Direttive in materia di RC servizi e Danni
da inquinamento (RC Pollution).
Comitato di quotazione e studio dell’assicurazione RC prodotti, di cui è stato in Italia
Presidente: attività che ha tratto l’attenzione di diciotto paesi europei, compresi quelli del
Nord Europa, riunitisi in una libera associazione denominata “Circolo di Verona”, divenuta
poi sottosezione RC generali in sede CEA a Parigi con conferimento della relativa Presidenza.
In materia di RC danni da inquinamento ha fatto introdurre in Italia la relativa copertura RC
promuovendo un POOL per l’assicurazione di R.C. dei danni di inquinamento, fra ottanta compagnie, con la partecipazione dei maggiori riassicuratori internazionali.
Organismo di cui è stato per lunghi anni Presidente e poi Consulente.
CID (Consorzio per l’indennizzo diretto) della cui assemblea è stato Presidente per sei anni.
Comitato di quotazione delle polizze BBB, di cui è stato membro in materia di rischi
bancari.
Attività didattica e formativa
Università di Parma, Facoltà di Economia: Professore a contratto in materia assicurativa
(dall’anno accademico 1990 ininterrottamente fino all’anno 2007);
Corsi di formazione per conto del CINRAS sede Politecnico di Milano: docente in materia
di Assicurazione RC Generale e in materia di Diritto della responsabilità civile.
Attività didattica all’estero
Presso l’Università di Mosca e di San Pietroburgo: corsi di aggiornamento per docenti e
laureati in economia e commercio in materia assicurativa, dopo l’apertura dei paesi dell’Est
europeo.
Le pubblicazioni sono innumerevoli e spaziano in numerosi ambiti a 360°.
Attività Convegnistiche
Relatore in numerosi convegni in materia di tecnica e diritto dell’assicurazione.
Deceduto alla veneranda età di 95 anni a Verona, dove con la famiglia, la moglie Irene e tre figlie, ha trascorso gran parte della sua vita.
***
Dopo l’autunno Irene
Era il tempo
dell’autunno
la mia dolce
melanconica
stagione
dove si macerava
la giovinezza
nella guerra
e nei lutti
disperati.
La poesia
mi portava
lungo un fiume
di solitudini
velate
da glicini
e da salici piangenti.
Poi venne
Irene
e mano nella mano
m’accompagnò
lontano
dove il suo cuore
mi regalò
l’immenso.
***
Al termine del giorno
Al termine del giorno
torno a me stesso
e parlo, adagio,
delle cose che vedo,
per non guastar
la quiete dello stagno,
che specchia l’ombra
della canna palustre.
A pelo d’acqua,
immerso nel silenzio,
pare sospinto
un mio intimo senso,
che tocca ogni punto
del bordo
e resta un nulla,
alla timida luce
della sera,
e ha cauta voce
fatta di meraviglia.