…ecco perché: “Alle Olimpiadi si premiano gli… – 374
…a cura di Graziano M. Cobelli
…ecco perché: “Alle Olimpiadi si premiano gli atleti con medaglie d’oro, d’argento e di bronzo”.
Ai Giochi olimpici antichi, in auge dal 776 a.C. al 393 d.C., i vincitori ricevevano in premio solo una corona di ulivo (il kotinos); le medaglie d’oro, d’argento e di bronzo ai primi 3 classificati giunsero con l’avvento dei Giochi moderni.
Ma non ad Atene nel 1896, in cui il primo classificato ricevette una medaglia d’argento e la poetica corona di ulivo, bensì ai Giochi di Saint Louis nel 1904.
Questa scelta discende dalla mitologia classica.
Il poeta greco Esiodo (VIII secolo a.C.) in una sua opera immaginò il passato dell’uomo come un susseguirsi di ere di cui le più arcaiche erano l’Età dell’oro (di pace e armonia), dell’argento (più empia e corrotta) e del bronzo (di guerra e violenze): una scala di valori che ispirò le phalerae, onoreficenze per i militari di Roma antica in forma di piastre d’oro, argento e bronzo che si applicavano alla corazza.
Questi premi furono poi ripresi in epoca moderna.
In Italia, ad esempio, già dal 1888 si premiano con medaglie dei 3 metalli le prove di coraggio militari e civili.
Tratto da: Rivista TeleSette.