…ecco perché: “Le carte da gioco hanno i… – 436

…a cura di Graziano M. Cobelli

…ecco perché: “Le carte da gioco hanno i «semi» che conosciamo”.

Le prime notizie sull’uso delle carte da gioco vengono dalla Cina intorno all’XI secolo.
Queste carte, forse simili alle carte  del domino, avevano 3 semi tra cui le «monete», forse vere monete.
Più tardi, già molto evolute, furono introdotte in Europa attraverso i Persiani, grazie agli Arabi nordafricani.
Il più antico mazzo di carte giuntoci, del 1300, si trova al museo di Topkapi, a Istambul: il prezioso mazzo diviso in 4 «semi» (coppe, spade, bastoni da polo e denari) comprende 14 pezzi per seme, 10 numerali e 4 figure.
Verso la fine del ‘300 le carte da gioco arabe si diffusero in Spagna e in Italia prima (col nome di naibbe, oggi il fante) e poi nel resto d’Europa.
Nel Continente subirono varie modifiche: le figure divennero i ritratti dei regnanti, dei cavalieri e dei vassalli.
In Germania nel 1400 i semi variarono in cuori, campane, foglie e ghiande e da essi derivarono in Francia verso il 1480 i semi oggi più usati: cuori, quadri, picche e fiori.

Tratto da: Rivista TeleSette.

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