Edizione Speciale * Epifania 2021 *
…a cura di Anna Maria Matilde Filippozzi
Panevin, casera, foghera, pirola… significa brusa la vecia: tante espressioni diverse per indicare il falò che ogni anno illumina la sera dell’Epifania e che rappresenta la principale attrazione di ogni Festa della Befana.
Ancor oggi, la fiamma simboleggia la speranza e la forza di bruciare il vecchio (non a caso si può bruciare il fantoccio della “vecchia” posta sopra la pira di legna). Il rogo è talvolta benedetto dal parroco e lo scoppiettare dell’acqua santa nel fuoco viene identificato con il demonio infuriato che fugge.
La direzione del fumo e delle faville, talvolta alzate di proposito usando una forca, viene letta come presagio per il futuro.
Detti popolari:
«Pan e vin, ła pinsa soto el camin. Faive a ponente panoce gnente, faive a levante panoce tante» |
«Pane e vino, la pinza sotto il camino. Faville a ponente pannocchie niente, faville a levante pannocchie tante» |
(Basso Trevigiano) |
«Fuive verso sera poenta pien caliera. Fuive verso matina poenta molesina. Fuive a meodì poenta tre olte al dì. Fun a bassa poenta pien cassa» |
«Faville verso ovest calderone pieno di polenta. Faville verso est polenta molliccia. Faville verso nord polenta tre volte al giorno. Fumo verso sud cassa piena di polenta» |
(Veneto Orientale) |
“Pan e vin,
ła pinsa soto el camin.”
La Pinsa è un dolce tradizionale che viene gustato in occasione dei falò di inizio anno con il vin brulé.
L’usanza è rimasta intatta come rituale da svolgersi la sera dell’Epifania.
È un dolce rustico ma saporito e gustoso. Gli ingredienti sono semplici, tipici della tradizione contadina. Essendo un dolce popolare, ogni zona ha la sua ricetta.
Prepariamo la Pinsa
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Difficoltà bassa:
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Costo molto economico
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Tempo di preparazione 20 minuti
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Tempo di cottura 1 ora e mezza
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Metodo di cottura forno
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Cucina Italiana / Veneta
Ingredienti :
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350 grammi di farina gialla per polenta
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200 grammi di farina 00
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200 grammi di zucchero
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100 grammi di burro
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250 grammi di fichi secchi
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150 grammi di uvetta
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1 litro di latte
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1 cucchiaio colmo di semi di finocchio
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1 pizzico di sale
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1 bustina di lievito per dolci
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60 ml di grappa
Preparazione:
Sciacquate l’uvetta sotto l’acqua corrente e mettetela in ammollo nella grappa.
Tagliate i fichi a pezzetti.
Portate a bollore il latte e aggiungete la farina per polenta, fatela cuocere per 20 minuti.
Aggiungete il burro a pezzi, i semi di finocchio e i pinoli, mescolate bene e versate il tutto in una ciotola, aggiungete lo zucchero e un po’ di sale.
Non appena la polenta si sarà intiepidita aggiungete l’uvetta e i fichi tagliati.
Aggiungete la farina bianca e il lievito mescolando sempre con la frusta fino ad amalgamare tutti gli ingredienti.
Accendete il forno e portatelo alla temperatura di 170°C.
Versate l’impasto in una teglia rivestita con carta forno; livellate bene aiutandovi con le mani inumidite.
Infornate per circa 1 ora e mezza.
Trasferite la pinsa sulla griglia per dolci e fatela raffreddare.
Servitela fredda, ideale sarebbe lasciarla riposare per 2 giorni.
Viene abbinata a del vino rosso, in particolare fragolino o vin brulé.
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