Edizione Speciale * S.Natale 2016 *
… a cura di Anna Maria Matilde Filippozzi
Sulle ali della fantasia, portati da una leggenda di Natale.
Negli ultimi anni si è ampliata la credenza secondo la quale Babbo Natale, il personaggio fantastico più amato dai bambini, viva proprio in Lapponia, tant’è vero che oggi, nel paese di Rovaniemi è stato ricostruito un villaggio dedicato al vecchietto panciuto in rosso, si trova a 8 km dal centro cittadino ed è una delle attrazioni più straordinarie che è possibile visitare durante un soggiorno in Lapponia.
Nell’Europa settentrionale, a Nord del Circolo Polare Artico e precisamente in Lapponia una volta viveva un simpatico vecchietto che si chiamava Natale.
Natale abitava in una capanna del bosco, circondata da abeti, vicino ad un allegro ruscello d’acqua limpida e fresca.
Questo vecchietto ogni giorno coltivava il suo orticello, curava le sue renne e intagliava il legno.
Vestiva sempre di rosso, il suo colore preferito.
Era un vecchietto assai buono e generoso con una lunga barba bianca ed aiutava spesso i suoi vicini.
Un giorno pensò che era troppo poco quello che stava facendo e si mise a pensare: voleva trovare un modo per poter dare agli altri qualcosa di più. Quella sera fece un sogno: nel sogno gli apparve un angioletto, era molto bello e grazioso e, con una dolce vocina, gli spiegò che nel mondo c’erano tanti bambini ma tanti di questi erano poveri e non potevano permettersi niente. Anche loro come tutti gli altri bambini più fortunati desideravano dei giocattoli, ma non avrebbero mai potuto averli.
Il cuore dell’angelo era colmo di tristezza e un lacrima cominciò a scorrergli sul viso.
Natale che era molto sensibile chiese all’angioletto cosa poteva fare per far spuntare sui visi di tutti i bambini un sorriso e un po’ di felicità nei loro cuori. L’angioletto rispose che se voleva aiutarli, sarebbe dovuto partire caricando sulla sua slitta trainata dalle sue renne un sacco pieno di doni da consegnare a ciascun bambino la notte Santa, quando nacque Gesù.
“Ma dove posso trovare i giocattoli per tutti i bambini del mondo? E come posso farcela a consegnarli tutti in una sola notte e ad entrare nelle case? Ci saranno tutte le porte chiuse!” disse il vecchietto.
L’angioletto gli disse che Gesù Bambino l’avrebbe aiutato a risolvere ogni problema. Fu così che Gesù Bambino nominò Natale papà di ogni bambino donandogli il nome di Babbo Natale!
I primi giochi che Babbo Natale regalò furono costruiti con le sue stesse mani: intagliò nel legno bambole, macchinine, pupazzi ed ogni sorta di giocattolo.
Gesù Bambino mandò a Babbo Natale degli Elfi che altro non erano che piccoli angeli dalla faccia simpatica che lo aiutavano a costruire i giocattoli, a caricarli sulla slitta e a consegnarli in tempo ogni anno la sera di Natale! Gesù Bambino fece anche un piccolo miracolo: concesse alla slitta e alle nove renne il dono di poter volare nel cielo.
Babbo Natale può, quindi, entrare in ogni casa calandosi dal camino e riempiendo le calze che ogni bimbo appende sotto al camino e posando gli altri pacchetti più grossi sotto agli alberi di pino adornati a festa con luci e addobbi vari.
Grazie alla magia dell’amore Babbo Natale, la notte Santa, riesce puntualmente a consegnare i suoi doni per poter far felici tutti i bambini del mondo!
La leggenda delle renne di Babbo Natale e i loro nomi.
Queste magiche renne sono volanti e trainano la slitta di Babbo Natale su per il cielo, per trasportarlo velocemente a portare i regali a tutti i bambini del mondo.
Questi simpatici animali, preziosi aiutanti del buon vecchio dalla barba bianca, sono in tutto 9 e ognuna di loro ha un nome molto particolare che deriva da una curiosa storia.
Comet
Cupid
Blitzen
Dasher
Prancer
Donner
Dancer
Vixen
Rudolph
In italiano vengono tradotti con:
Cometa
Cupido
Donato
Fulmine
Donnola
Saltarello
Ballerina
Freccia
Rudolph
Cometa
Lei è la renna che mai dorme, sempre pronta a sfrecciare nel cielo luminosa per cogliere al volo ogni desiderio che viene espresso. Andrà poi a riferirlo diligentemente a Babbo Natale, che provvederà ad esaudirlo.
Cupido
Una macchiolina a forma di cuore sul morbido petto la caratterizza e le dona il nome. Lei ha il compito di leggere tutte le letterine che arrivano a Babbo Natale e, tra queste, di scegliere ogni anno quella scritta dal bambino più buono.
Donato
Dal scintillante mantello dorato e dal naso sempre raffreddato e gocciolante. Ma questa renna di Babbo Natale è così bella e dolce che le goccioline che scendono dal suo bel musetto, cadendo a terra si trasformano e diventano dei bei fiorellini appena sbocciati.
Fulmine
Due grossi dentoni la caratterizzano, ma sono proprio questi il suo asso nella manica. Cresciuta solo a carote dalla madre che, spaventata per i denti non volle allattarla, è addetta alla difesa dei doni: ogni qualvolta qualcuno si avvicina per rubarli, lei li difende a suon di morsi.
Donnola
Piccola e dolce renna, la più timida di tutte e l’ultima ad essere trovata da Babbo Natale. La sua timidezza la porta ad arrossire ogni volta che viene nominata o che qualcuno la osserva; un gran bel musetto rosso però!
Saltarello
Cantante ed imitatore, per nulla timido, Saltarello riesce a riprodurre tutte le voci umane, sia quelle maschili che femminili. Se un bimbo fa una marachella, lui lo rimprovererà, imitando alla perfezione la voce della sua mamma o del suo papà. Attenzione quindi!
Ballerina
Bella renna ballerina, sa tenere ogni ritmo e affascinare con i suoi leggiadri movimenti. Quando vede un bimbo triste, non può far altro che rallegrarlo a suon di musica, insegnandogli dei divertenti passi di danza.
Freccia
È la prima chiamata a far parte delle renne di Babbo Natale. Lei è gemella di Blitzen, dal mantello color oro e ben due code. Alla fine dell’inverno, al cambio del manto, prende tutti i suoi crini dorati caduti a terra e li porta in dono ai bambini più poveri.
Rudolph
L’ultima tra le renne di Babbo Natale, si è unita al gruppo solo in seguito ed è ora la più famosa. Il suo naso rosso, in passato imbarazzante e fonte di prese in giro, è proprio quello che le ha permesso di entrare nella magica squadra e serve ora per illuminare il cielo durante le notti più buie e nebbiose. Rudolph occupa il posto di punta ed apre la strada alle sue compagne che trainano la slitta, permettendo così a Babbo Natale di viaggiare sempre.