S.Lucia bella
dei bimbi sei la stella
pel mondo vieni e vai
e non ti fermi mai.
Santa Lucia da Siracusa nacque nel 283 e morì martire, durante le persecuzioni di Diocleziano, il 13 dicembre 304.
La sua festa liturgica ricorre quindi il 13 dicembre, in prossimità del solstizio d’inverno e proprio per questo motivo esiste il detto:
“Santa Lucia il giorno più corto che ci sia”.
E’ considerata la protettrice degli occhi.
Lucia, insieme alla Madre malata , si reca in pellegrinaggio a Catania presso la tomba di S. Agata, in occasione dell’anniversario del suo martirio (secondo la tradizione il 5 febbraio) per chiedere la grazia della guarigione. Dopo la Messa, Lucia, mentre prega sul sepolcro, si addormenta e in sogno le appare S. Agata che le promette la guarigione della Madre e le anticipa che diventerà Santa.
Appena sveglia, Lucia si accorge dell’avvenuto miracolo: la promessa della Santa si è avverata.
La giovane, che già da tempo aveva deciso di consacrarsi a Dio, sostenuta dalla forza dalle parole pronunciate da S. Agata torna a Siracusa e comunica alla Madre la volontà di non sposarsi e di aiutare i poveri e i bisognosi della città donando tutte le loro ricchezze.
La Madre tenta di dissuaderla, ma alla fine ne accetta la volontà e la aiuta nella realizzazione dei suoi progetti.
La notizia che le due donne vendono i loro averi per distribuirne il ricavato ai poveri si diffonde rapidamente e arriva all’orecchio del pretendente di Lucia, il quale chiede spiegazioni e la denuncia perchè Cristiana. Nulla riuscì a convincere Lucia a rinnegare la sua fede.
Il 13 dicembre del 304, Lucia muore da martire e il suo nome e quello di Siracusa diventano famosi in tutto il mondo.
La leggenda racconta:
Secondo la leggenda veronese, intorno al XIII sec., in città, in particolare tra i bimbi, era scoppiata una terribile ed incurabile epidemia di “male agli occhi”
La popolazione decise allora di chiedere la grazia a S. Lucia, con un pellegrinaggio a piedi scalzi e senza mantello, fino alla chiesa di S. Agnese, dedicata anche alla martire siracusana, posta dove oggi c’è la sede del Comune: Palazzo Barbieri. Il freddo spaventava i bambini che non avevano nessuna intenzione di partecipare al pellegrinaggio.
Allora i genitori promisero loro che, se avessero ubbidito, la Santa avrebbe fatto trovare, al loro ritorno, tanti doni. I bambini accettarono… l’epidemia si esaurì…
Da questo momento è rimasta la tradizione di portare in chiesa i bambini, per la benedizione degli occhi, il 13 dicembre e ancora oggi, la notte del 12 dicembre, i bambini aspettano l’arrivo di S. Lucia che porta loro gli attesi regali a bordo di un asinello volante.
Si lascia un piatto sul tavolo con del cibo con cui ristorare sia lei che l’asinello prima di andare a dormire. In questa sera i bambini vanno a letto presto e chiudono gli occhi, nel timore che la Santa, trovandoli ancora svegli, li accechi con la cenere.
La mattina dopo, Lucia fa trovare loro il piatto colmo di dolci, fra cui le immancabili “pastefrolle di S. Lucia”, di varia forma (stella, cavallino, cuore…)
Le formine delle frolle scacciano il male e sono di buon auspicio.
Frolline di Santa Lucia
Ingredienti:
300 gr farina –
150 gr zucchero –
1 pizzico di sale –
150 gr burro freddo a pezzetti –
3 tuorli –
1 cucchiaino di lievito –
vanillina e/o scorza grattugiata di limone o arancia
Preparazione
Su un piano di lavoro, disponete la farina a fontana, aggiungete lo zucchero, gli aromi, il sale e il burro tagliato a pezzetti. Con le dita velocemente mescolate il burro allo zucchero, aggiungete i tuorli e mescolate fino ad ottenere una palla liscia ma compatta. Preparata la palla di frolla, incartatela con un foglio di pellicola e avvolgetela in un canovaccio, non deve prendere aria. Lasciatela riposare in frigo almeno 2 ore, meglio tutta la notte. Finito il tempo di riposo, infarinate leggermente il piano del lavoro e il mattarello e stendete la frolla. Con gli stampini appositi, meglio se natalizi, ritagliate i biscottini, disponeteli sulle piastre del forno rivestite di carta forno e cuocete a 160° (ventilato) per circa 10 min. Devono appena dorarsi.
Le frolle di Santa Lucia vanno servite o così al naturale o spolverizzate di zucchero a velo.
La notte di Santa Lucia
Questa é la notte di Santa Lucia senti nell’aria la sua magia.
Lei vola veloce col suo asinello atterra davanti ad ogni cancello.
Ad ogni finestra un mazzolin di fieno e l’asinello ha già fatto il pieno.
Santa Lucia con il suo carretto lascia a tutti un gioco e un dolcetto.
porta ai bambini tanti regali tutti belli, tutti speciali.
Auguri a tutti nel giorno della festa di Santa Lucia!
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