Ruggeri Elena

…a cura di Graziano M. CobelliPoesia

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Elena Ruggeri

Nata a Verona, ora residente a Negrar nel cuore della Valpolicella.
Diplomatasi nel 1975 ha subito lavorato presso la Mondadori di Verona.
Dal 1985 è impiegata presso l’Università degli studi di Verona in qualità di assistente amministrativo.
Esprime una Poesia profonda ed intimistica, molte delle sue poesie  quindi sono autobiografiche.
La ispirano aspetti, momenti ed emozioni della quotidianità, piccole tessere del puzzle chiamato vita.
Si esprime con Liriche esclusivamente in Lingua, alcune delle quali sono state segnalate in alcuni Concorsi  Letterari di Poesia a livello Nazionale ai quali ha partecipato

*** 

Margherita

Margherita era il suo nome.
Ogni giorno stava lì
nel patio a guardare un pelouche
con quei suoi grandi occhi ciechi.
Pupille dilatate
sfiorava delicata
ogni contorno,
indugiava tremando
tra le pieghe morbide.

Le parlavo alle spalle
descrivendo i tramonti,
i campi di grano,
la spuma del mare,
la notte e il cielo infinito
o il rapido scorrere delle nuvole.

Le parlavo alle spalle
descrivendo i colori
e lei stava lì
a guardare me
con quei suoi grandi occhi ciechi.

Il tempo me l’ha rubata.

Il tempo,
non sanerà le ferite.

Ogni giorno sto qui
seduta nel patio,
davanti a me un prato…
…si, un prato di margherite.

Tutte sono lei.

***

Una candela

Tu ed io a quel tavolo,
tra di noi una candela,
non una qualsiasi,
profuma di rosa,
la fiamma trema e balbetta,
si piega, si sposta,
ai nostri respiri.
La cera scivola leggera
e umida verso il basso
formando un ricamo.
Alzo gli occhi per incontrare i tuoi
chiari e dolci
appena socchiusi
e mi pervade un senso di
infinita tenerezza.

***

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