Etimologia 12 (onomastica)
…a cura di Giovanni Rapelli
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Etimologia 12 (onomastica)
Una nutrita serie di cognomi veronesi deriva da composti nei quali il primo componente è Gianni. Varrà la pena di parlarne, per la grande diffusione che hanno. D’altra parte, queste formazioni onomastiche sono frequenti anche nel resto dell’Italia settentrionale, ciò che fa capire che la motivazione della loro nascita era profondamente sentita in tutto il Nord dell’Italia.
Vediamo i principali composti con Gianni, con accanto il cognome veronese che ne è derivato: Gian-bello = Zambèlli; Gian-Piero = Zampiéri; Gian-Carlo = Zancarli; Gian-di-Enrico = Zanderígo; Gian-buono = Zambonín; Gian-Paolo = Zampòlli; Gian-Baldo = Zambàldo; Gian-Donato = Zandonà; Gian-grande = Zangrandi; Gian-tedesco = Zantedéschi.
Come si è visto, deriva sicuramente dalla formula “Gianni-buono” il cognome Zambonin. Ma nel Veronese è diffuso il cognome Zambón, assieme al plurale Zambóni; se si guardano i dizionari onomastici correnti, entrambi vengono derivati da “Gianni-buono”. È corretta, questa origine? Per me no. Si noti la vocale tonica: è sempre -ó-, ossia la o acuta. Se veramente alla base ci fosse un Gianni-buono, ne sarebbe sorto uno *Zambòn, ciò che non è. È chiaro che qui ci troviamo di fronte a un accrescitivo, con -ón equivalente dell’ital. -óne.
Qual è, allora, la vera etimologia di Zambón e Zambóni? Credo che qui non si abbia altro che l’equivalente veronese del toscano Giambone, accrescitivo di Giambo. In questa sede non mi è possibile dilungarmi sulla questione; basti dire che a questo Giambo corrisponde nel Veneto lo Zambo che è alla base dei cognomi veneti Zambétti, Zambòtti e Zambolín. Certamente esistette un nome veneto Zambòn, ma sopravvisse solo al diminutivo Zambonín.
Giovanni Rapelli