Etimologia 04 (onomastica)
…a cura di Giovanni Rapelli
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Etimologia 4 (onomastica)
Zambón, Zambóni, Zambonato, Zambonín, Zamboníni — Premesso che tutte le zeta iniziali sono sonore (come la zeta di orzo), sono tipici cognomi veronesi, la cui origine etimologica non è quella che sembrerebbe a prima vista. Di solito, infatti, essi vengono spiegati come derivati di un nome veneto *Zan-bòn = «Gianni-buono»; un composto del genere si ha per esempio nel cognome cremonese Zanibòni, che senza dubbio deriva da un personale (lombardo) *Zani-bòn = «Gianni-buono». Ma questo non è il caso dei cognomi in esame; o, per lo meno, la loro etimologia è un po’ piú complicata.
Senza dubbio ci fu da noi un nome “Gianni buono”. Però, la assoluta costanza, dovunque nella nostra provincia, della pronuncia dei cognomi in esame con la -ó- acuta induce a pensare a un accrescitivo. E in effetti, un nome personale “Giambone” accrescitivo di Giambo è documentato nel nome di località mantovano Zambóne presso Quistello (anche qui la zeta è sonora!) e soprattutto nel cognome astigiano Giambóne. Quel Giambo, poi, risale a un personale latino Iambus, che ha lasciato notevoli tracce di sé sia nel Nord che nel Sud d’Italia: oltre all’astigiano Giambóne abbiamo Zambétti, Zambolín e Zambòtto nel Veneto (tutti sempre con la zeta sonora), e Giambone a Napoli, Giammone a Palermo, Giambino a Trapani.
Cosa concludere, allora? Che un originario *Zan-bòn = «Gianni-buono» veneto venne alterato per l’influsso di uno *Zambón accrescitivo di *Zambo, nome personale continuante il latino Iambus. Ricordo ancora un volta, comunque, che tutte queste zeta sono sonore (il che ha un’enorme importanza, ai fini dell’etimologia).
Giovanni Rapelli