Etimologia 60 (Postuma) – (Toponomastica)

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Etimologia 60 (Postuma) – (toponomastica)

Qualcosa su Peschiera

La località fu sempre abitata, per la felice posizione geografica. All’inizio del II millennio a.C. vi compaiono le prime palafitte: sono opera di un popolo che si stabilisce presso i laghi e gli stagni del Norditalia, per poter pescare facilmente. Il grande momento di Peschiera giunge verso il 1200 a.C.: essa diventa una importante centro di produzione di oggetti in bronzo (fibule, spilloni, ami, cesoie ecc.), e si calcola che all’epoca sia stata la più grande città d’Europa.
Poi Peschiera lentamente decade, finché verso il 350 a.C. viene conquistata dai Galli Cenomani. Questi le danno il nome di Arilica, il primo che giunga a nostra conoscenza: pare significare «presso il lago».
Nel Medioevo il villaggio riceve il nuovo nome di Peschiera, che significa «sito molto pescoso, dove si pesca bene». In effetti, in passato si catturava molto pesce (oltre che anguille) dove ha inizio il Mincio.
Peschiera fu da sempre sotto il dominio di Verona. Tuttavia, tra il 1405 e il 1440 Venezia, divenuta padrona della città, la cedette ai Gonzaga di Mantova a ricompensa del loro aiuto militare contro i Visconti. Per un po’ di tempo, dunque, Peschiera fu il porto di Mantova sul lago di Garda.
Seguirono gli anni calmi ma sicuri della dominazione veneziana. Poi Napoleone scompigliò tutto. Peschiera passò, insieme a Verona, agli Austriaci, e divenne una poderosa fortezza del Quadrilatero (composto da Peschiera, Verona, Legnago e Mantova; ma già nel Duecento i Veronesi vi avevano costruito una possente fortezza a controllo del traffico tra Verona e Milano).
L’unione al Regno d’Italia del 1866 portò al cambiamento del nome: il paese diventava, l’anno dopo, Peschiera del Lago di Garda (per distinguerla dalle altre Peschiere).
Ultimo cambiamento nel 1930, quando si crea l’attuale Peschiera del Garda.

Giovanni Rapelli

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Articolo apparso in “El marciador” dicembre 1997.

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