Higgins Clark Mary – “Incubo”
…a cura di Elisa Zoppei
Per le tue domande scrivi a >>> elisa.zoppei@gmail.com
Carissimi amici eccoci al consueto appuntamento mensile con l’Angolo della Lettura. Ringrazio tutti voi numerosi e fedeli lettori, di condividere con me qualche appassionante viaggio fra autori, libri e letture. Per questo mese la scelta cade su Incubo il romanzo di una scrittrice americana di gialli, nota non meno di Agatha Christie in tutto il mondo, anche se ancora vivente e molto diversa. Si chiama Mary Higgins Clark, ha più di novant’anni e spicca per la sua intraprendente personalità di donna, capace di sacrificio e dedizione alla famiglia, ma anche in grado di imporre con una caparbietà tipicamente femminile il suo spumeggiante talento narrativo nell’universo letterario del Brivido. Ringrazio l’amico Gionathan che me ne ha fatto dono, così che ora io possa condividerlo con voi.
Cenni biografici
Come al solito ho cercato di conoscere la storia di vita di Mary Higgins Clark, visitando i siti on-line e sbirciando fra le pagine del suo romanzo autobiografico, Kitchen Privileges “Privilegi di cucina” (2002), dove racconta la sua infanzia trascorsa nel Bronx e le prime esperienze che l’hanno plasmata come persona e influenzata come scrittrice, fino a diventare una delle più amate e seguite romanziere statunitensi, definita Quenn of Suspense, autrice di molti bestseller letti da una miriade di fan, tradotti in sceneggiati per radio e tv e diventati anche film di successo.
Mary Theresa Eleanor Higgins Clark venne a mondo nel Bronx, storicamente noto, fino ai nostri anni settanta, come il quartiere più malfamato di New York, abitato da gente di colore arrabbiata e rissosa e da mafiosi di origine italiana. Era il 24 dicembre, vigilia di Natale, del 1927. La sua famiglia di immigrati irlandesi di terza generazione, composta da padre madre e due fratelli, dopo la fase economica di benessere goduta fino ad allora nel Grande Paese, subì nel giro di pochi anni le gravi indigenze causate dalla Grande Depressione del 1929.
Nel suo libro di memorie la Higgins racconta che mentre era una giovane ragazza del Bronx, pur essendo costretta a fare umilissimi lavori per mandare avanti la baracca, era già consapevole di essere nata per diventare uno scrittore e narrare le storie che affollavano la sua fantasia. Lo stimolo alla narrazione l’aveva ricevuto dai miti e leggende dei suoi antenati irlandesi pieni di eroi avventurosi e battaglieri risalenti all’antico ceppo dei Celti. Ascoltava incantata da bambina i racconti radicati nella terra, pieni di magia e di mistero che accendevano la sua immaginazione. La affascinavano e la facevano sognare di poter lei stessa diventare un giorno una narratrice. E lo diventò. Non smise mai di credere, di sognare di studiare e lavorare pur in mezzo alle gravi traversie famigliari come la morte prematura del padre per grave insufficienza cardiaca. Mary aveva solo dieci anni ed era brava a scuola tanto che quando finì la secondaria alla Saint Francis Xavier Grammar School, ricevette una borsa di studio per la Villa Maria Academy, gestita dalle suore, che la incoraggiarono a dedicarsi alla scrittura. Ma le toccò sempre darsi da fare per aiutare la madre, alternando i lavori di baby-sitter, segretaria, hostess e di copy editor, con quello di scrittrice di racconti che talvolta pubblicava per arrotondare le modeste entrate della famiglia. Ma il denaro non bastava e così furono costretti a trasferirsi in un appartamento di sole tre stanze. Quando pochi anni dopo il fratello perse la vita in guerra, alla madre venne garantita una pensione a vita che le permise di non aver più bisogno degli aiuti finanziari della figlia. A 22 anni, nel 1949 Mary sposò Warren Clark ed ebbe una situazione più agiata, tanto che per un periodo lasciò il lavoro per iscriversi a un corso di scrittura presso la New York University. Arrivarono cinque figli, ma nel 1964, il marito ancor giovane, dopo una breve malattia morì. Lei rimase da sola a dover mantenere e crescere la numerosa figliolanza. E lo fece armata del suo atteggiamento positivo che le consentì di andare avanti decorosamente, scrivendo sceneggiati per la radio, entrando nel mondo della narrativa col suo primo romanzo Aspirare ai cieli (1968), biografia romanzata di George Washington che non ebbe molto successo. Ma Mary non si demoralizzò. Sopportò fatiche amarezze e vicende drammatiche. Il suo successo non fu istantaneo, ma il risultato della sua tenace perseveranza e della sua fede in se stessa. Continuò a scrivere e conobbe Patricia Schartle Mayer, donna introdotta nel campo dell’editoria. Nacque un fecondo sodalizio fra le due donne, durato vent’anni, che agevolò la pubblicazione di molti romanzi della Clark, a partire dalla sua seconda opera Dove sono i bambini?, data alle stampe nel 1975. Questa segnò il suo debutto nel genere thriller, divenne subito un best-seller, fruttandole in soli due anni un milione e mezzo di dollari e facendola diventare un nome di punta tra gli autori del brivido. Non si riposò sugli allori: si iscrisse alla Fordham University del Lincoln Center, laureandosi nel 1979 in filosofia con il massimo dei voti e la lode. Aveva 52 anni. Nel 1996 sulla soglia dei settant’anni, la Higgins si risposò con John J. Conheeney, con cui è ancora coniugata. Non si fermò più. Oltre a numerosi sceneggiati per radio e TV, sfornò decine e decine di romanzi (più di una quarantina) per cui nel 2000 vinse il “Mistery Writers of America” e nel 2010 il “Premio Agatha” alla carriera. Intascò un sacco di soldi (solo nel 2007 i suoi romanzi hanno venduto ben 80 milioni di copie negli Stati) che le permisero di consolidare le brillanti carriere professionali dei suoi figli. Due di essi sono giudici mentre la figlia Carol, seguendo le orme materne è diventata anch’essa una scrittrice di gialli, senza però raggiungere la fama della madre. Dalle sue opere di maggior successo, inoltre, sono stati tratti al momento diciotto film televisivi, tra cui “La verità sepolta” (1997), trasmesso anche in Italia. Tutti i suoi libri sono ancora in stampa. Svolse l’importante incarico di presidentessa della Mystery Writers of America, e fa ancora parte del consiglio di amministrazione. Ha ricevuto molte lauree honoris causa. Vive attualmente nel New Jersey a Saddle River e si divide tra le sue opere di narrativa e i numerosi nipoti.
Quasi tutte le sue opere anche se datate continuano a essere ristampate:
Uno sconosciuto alla porta (1977); La culla vuota (1980); Nella notte un grido (1984); Incubo (1984); Non piangere più, signora (1987); Mentre la piccola dorme (1989); Le piace la musica? Le piace ballare (1991); La notte ritorna (2003)
Incubo (1987): I gialli del Corriere della sera. Stampa del 2015
Il titolo, inquietante di per sé, prima di diventare davvero causa di un panico terrificante per la protagonista e per il lettore, porta ambedue a tuffarsi nel periglioso mare, degli intrighi politici, le cui onde imburrascate si agitano all’interno della stanze del Potere governativo americano, fra consiglieri, deputati, senatori, segretari, portaborse, leccapiedi ecc… che si aggirano dentro e fuori la Casa Bianca.
Pat Traymore è una giovane e attraente giornalista televisiva dagli splendidi capelli ramati, decisa a far bene il suo lavoro e a sfruttare al meglio forse la più importante occasione della sua vita. È stata chiamata a Washington dalla Potomac, una delle più importanti reti televisive americane, per predisporre un programma sulle donne al governo. Per primo dovrà recarsi a Washington e mettersi in contatto con uno dei personaggi più in vista del Campidoglio (palazzo del Congresso): la senatrice anziana della Virginia Abigail Jennings. Eccola dunque arrivare a Georgethown, lo storico famoso quartiere di Washington, nella casa dove ha vissuto la sua prima infanzia e nella quale era stata vittima di un misterioso delitto di cui porta ancora i segni dolenti in una gamba. Un incubo ricorrente la segue: sente voci irate spandersi nella notte e rumori forti che si ripetono… e rivede sé piccina che si tira le coperte sopra la testa. Ora che è adulta vuole mettere fine a tale incubo. Contro ogni buon consiglio di amici e parenti prende possesso di quella casa dove tanti anni prima era accaduto quel qualcosa di tragico orrorifico, che confusamente ricorda. Ha bisogno di capire cosa, perché e come è successo.
Ma non fa neanche in tempo a mettere i piedi nella vecchia casa sontuosa, che una voce telefonica anonima le intima di tornare indietro, di non accettare di fare il programma TV per evitare le gravissime conseguenze che ne seguirebbero. Il desiderio di verità è più forte di lei e si mette in moto per affrontare le incognite che la aspettano. Si aggira sospettosa e prudente, ma elegante e sorridente, fra i caimani del potere, mettendo insieme tutto il materiale necessario per fare il profilo della senatrice Abigail Jennings, la quale da ragazza da copertina di un tempo è diventata oggi una delle candidate preferite alla vicepresidenza. Come avrà fatto? Vedova del deputato Jennings, perito in un incidente aereo, lo volle sostituire nella carriera politica, portando avanti i suoi obiettivi umanitari, e oggi Abigail, per gli intimi Abby è una delle più riservate e rispettate autorevoli donne dell’entourage della Casa Bianca. Anche una delle più ambiziose. La sua fedele guardia del corpo e factotum, la protegge da tutto e da tutti: Si chiama Toby Gorgone e andrebbe nel fuoco per lei.
Pat, pur subendo una serie di oscure minacce da qualcuno cui non sa dare un volto, che le proibisce di occuparsi del caso Jennings, indaga, interroga, raccoglie fotografie, partecipa a cene di gala ingioiellata e vestita di seta e di raso si aggira fra i grandi nomi del jet set internazionale. Spesso è accompagnata da Sam un uomo importante e di successo dal fascino seduttivo di cui è innamorata. Ma lui, pur avendo molte attenzioni per lei e preoccupandosi della sua incolumità, non si decide a dichiarale il suo amore. Chissà se prima o poi, questa ragazza, bella, intelligente e piena di classe, riuscirà ad averlo ai suoi piedi…
Nell’intrecciarsi degli avvenimenti fra i tanti personaggi che ingarbugliano la matassa narrativa, ne incontriamo uno che si atteggia a santone e usa il crimine come atto di salvazione da destini peggiori, ma anche una donna visionaria dedita alle pratiche paragnostiche che protegge i deboli e fa da angelo tutelare alla nostra Pat. La quale, procedendo intrepida nelle sue ricerche, riesce di sequenza in sequenza, a sciogliere i nodi che le impediscono di dormire sonni tranquilli, fino a scoprire qualcosa che la riguarda da vicino e la mette di fronte a una verità che farà luce su tutta la sua vita.
Buona lettura. Ma quante sorprese cari lettori miei!!!
Elisa