L’Alpino: “Vicenza, 12 maggio 2024, la sfilata della 95ª Adunata Nazionale degli alpini”

…a cura di Ilario Péraro

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“Vicenza, 12 maggio 2024, la sfilata della
95ª
Adunata Nazionale degli alpini”

Sono stati 85 mila, secondo i dati forniti dall’organizzazione, i partecipanti alla sfilata dell’Adunata Nazionale degli Alpini a Vicenza. Una parata durata 13 ore. Si è trattato di una delle adunate alpine con il maggior numero di presenze complessive, oltre 450 mila.

Gli Alpini costruttori di pace
Il fatto che l’ANA sia un’associazione d’arma, non inganni. Senza mai dimenticare il sacrificio dei nostri veci, gli Alpini di oggi costruiscono la pace ogni giorno, nel concreto.
Soprannominati non a caso uomini del fare, sono sempre in prima linea in caso di emergenze e calamità, ma operano anche silenziosamente con qualcosa come 2,4 milioni di ore di volontariato l’anno, spese al servizio della comunità. Senza dimenticare che nel 2019 il Summit mondiale dei Premi Nobel ha assegnato all’ANA il premio Uomo della Pace per l’impegno sociale e il sacrificio sempre dimostrati. Significativo anche il fatto che Unipax (Unione Mondiale per la pace e i diritti fondamentali dell’uomo e dei popoli) abbia scelto di sfilare con gli Alpini a Vicenza e di attribuire all’ANA il titolo di Operatore di civile convivenza.

La sfilata – un fiume umano, carico di umanità
Il momento clou di ogni Adunata è la sfilata della domenica, cui partecipano orgogliosi, secondo un rigoroso ordine di sfilamento, decine di migliaia di Alpini da tutta Italia e anche dall’estero (l’ANA vanta sezioni anche oltre confine, e persino oltre oceano, per esempio in Sud America e in Australia, Canada, Stati Uniti…).
Oltre agli Alpini in congedo di sezioni e gruppi ANA, vi prendono parte anche altre categorie, come Truppe Alpine, fanfare, rievocatori storici, crocerossine, portatrici carniche, rappresentanti di Protezione Civile Alpina, Sanità Alpina e naturalmente Alpini decorati, mutilati e invalidi ecc… A chiudere sono sempre gli Alpini della città ospitante, insieme a quelli della città scelta per l’Adunata successiva. Prima dell’ammaina bandiera, che sancisce la fine della tre-giorni alpina, va infatti in scena il passaggio della stecca. In questo caso, il presidente della Sezione Ana Vicenza “Monte Pasubio” Lino Marchiori consegnerà il simbolo di tutte le Adunate nelle mani del presidente della Sezione Ana Biella Marco Fulcheri.

Saluto del Presidente Sergio Mattarella
«Rivolgo il più cordiale saluto agli alpini e ai loro familiari riuniti in occasione della 95ª adunata nazionale a Vicenza.
A tutti i membri dell’Associazione Nazionale Alpini giunga il più sentito apprezzamento per la meritoria opera di rinnovo del legame tra le generazioni e il plauso per il servizio che il sodalizio svolge nell’ambito delle attività di volontariato all’interno del sistema di Protezione Civile nazionale, prova del vostro impegno e dell’altruismo a favore di tutta la collettività.
Le Penne Nere, sino alle più recenti missioni internazionali, nell’ambito delle decisioni operate dal Parlamento e delle pianificazioni delle competenti autorità, sono sempre state esempio di onore, senso del dovere e spirito di sacrificio. Il Corpo degli alpini è una specialità di punta dell’Esercito, costantemente impegnata al servizio della Repubblica.
A tutti i convenuti giunga l’augurio di una ottima riuscita della manifestazione».

Messaggio del Presidente nazionale ANA Sebastiano Favero
…il nostro Consiglio direttivo nazionale ha voluto che il moto dell’Adunata fosse “il sogno di pace degli alpini” per un forte richiamo a percorrere la strada del confronto e del dialogo fra i popoli. Pace che spesso ricordiamo non è, e non può essere, uno slogan o una bandiera, ma deve essere per tutti un impegno da costruire e difendere, giorno per giorno, con il dialogo e la condivisione, sapendo essere pronti e disponibili in aiuto gratuito e disinteressato verso chi ha più bisogno. Credo che la nostra associazione da sempre sia orgogliosa portatrice dei valori fondanti di un vivere civile di cui dobbiamo andare fieri: dalla famiglia all’identità di Patria, dal dovere al sacrificio, dalla memora alla solidarietà, valori che insieme dobbiamo impegnarci a trasmettere ai nostri giovani con la nostra presenza nelle scuole e nei campi scuola con la speranza di un ritorno al servizio obbligatorio a favore della Patria…

Curiosità

Secondo Tamiozzo classe 1921

Sfila il reduce di Russia “A 103 anni dico grazie agli alpini”
Si chiama Secondo Tamiozzo, originario di Zovencedo (VI), arruolato con matricola 16333 nel 1941, è ospite della casa di riposo Villa Serena di Lonigo dal 2008. Classe 1921, tempra d’acciaio: “Ho combattuto in vari fronti, dall’Italia alla Grecia, dall’Ungheria alla Serbia, alla Croazia e alla Bulgaria, fino alla Russia. Meglio non pensare alle cose brutte ed essere fieri di quello che si è potuto fare. Di notte giravamo per cercare da mangiare: delle galline, delle patate. Ha scritto di suo pugno un quadernetto: racconta della fame e del freddo patiti. Le temperature rigidissime gli hanno causato un congelamento grave ai piedi cui è seguito il rimpatrio…
“Come si fa ad avere una tempra così forte?” “Mangio e bevo goti de vin, non acqua – ride. Agli alpini dico grazie.”

Dal Piemonte il macellaio con i muli
Nomen omen, il piemontese Natale Manzo, professione macellaio, alla sfilata ha portato anche i suoi muli. “Me li avevano offerti per la macellazione, ma io non me la sono sentita di sopprimerli e li ho tenuti per me. Perché? Sono un alpino e ho fatto il servizio militare proprio con i muli. L’orgoglio è tale che non potrei fare diversamente…

Ilario Péraro

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