12. Le altre minoranze tedescofone delle Alpi

…a cura di Aldo Ridolfi

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   Cimbri della Lessinia

   12. Le altre minoranze tedescofone delle Alpi

  Ma l’isola linguistica cimbra dei XIII comuni veronesi, dei Cimbri veronesi, è l’unica testimonianza delle migrazioni medioevali da Nord verso la nostra penisola?

No di certo!

Scorreremo le diverse comunità germanofone a partire da ovest verso est.

   In Valle d’Aosta e in Piemonte troviamo i Walser, insediati a Gressoney e a Issime nella Valle del Lys che conduce da Pont-St-Martin al Monte Rosa. Ebbene, in quella valle, nel XII° secolo, giunsero, dal Vallese, dei coloni alemanni chiamati Walser che occuparono terreni incolti e abbandonati; vi giunsero con un loro idioma che costituì nei secoli a venire uno dei tratti distintivi della loro etnia. Altre due comunità Walser si trovano anche a Rimella e a Campello Monti, in provincia di Vercelli. «Oggi siamo in grado di far risalire con certezza la fondazione di Rimella al 1225», scrive Milena Feghiz Vasina. Anche in questo caso si trattava di un popolo di stirpe e lingua tedesca proveniente dal Vallese. La loro lingua era il “tittschu”, che è «classificata dagli studiosi come appartenente al gruppo alemannico alpino» (Milena Feghiz Vasina).

   Procedendo verso est troviamo la comunità mochena dell’alta Valle del Fersina. Anche qui a segnare una linea di separazione è il secolo XIII° quando il territorio venne occupato da famiglie di coloni non direttamente originari dalla Baviera ma, grazie ad «un moto sparso», proveniente dagli «altopiani di Folgaria e Lavarone e dal Tirolo» (Leo Toller), dando vita all’organizzazione agraria del maso. I coloni, nei documenti, venivano definiti “teutonici” o “alemanni”. L’idioma da loro parlato era una lingua tedesca.

   In provincia di Trento vi è un’altra comunità tedescofona, a Luserna. E’ una comunità “cimbra” come quella dei Sette Comuni vicentini e dei XIII Comuni veronesi. La sua origine si incrocia con quella delle comunità asiaghesi e veronesi. Comunque la colonizzazione più importante fu quella attuata grazie ai rapporti tra Benediktbeuern e Santa Maria in Organo di Verona, cui è da aggiungere l’arrivo, dalla Germania, della famiglia degli Ezzelino: anche «questa famiglia iniziò un’opera di colonizzazione con gente portata dalla Baviera» (Christian Prezzi).

   Nel Veneto c’è poi, in provincia di Belluno, la comunità germanofona di Sappada le cui origini «affondano le radici in un arco di secoli che non permettono, per assenza di documenti, una ricostruzione precisa» (Alberto Peratoner). Tuttavia un documento del 1296 fa riferimento ad un insediamento a Sappada che risale «ai tempi antichi», espressione «che obbliga a risalire indietro di almeno due secoli, e ancora oltre» (A. Peratoner).

   L’excursus attorno alla presenza tedesca dell’Arco alpino si conclude con le tre comunità friulane: Sauris, Timau e Valcanale. A Sauris per trovare le radici della comunità bisogna risalire al  XIII° secolo, «epoca della colonizzazione da parte di popolazioni di lingua tedesca» (Lucia Protto) provenieti dalle Pustertal, Lesachtal, e Oberdrautal. Il dialetto di Sauris appartiene «al gruppo bavarese meridionale dell’alto tedesco» (L. Protto). Anche per la fondazione della comunità di Timau «è difficile stabilire con precisione il periodo in cui i coloni abbandonarono il territorio d’origine» (Francesca Cattarin) per stabilirsi a Timau e anche qui la mancanza di documentazione induce i ricercatori ad utilizzare le indagini linguistiche per cercare di stabilire cronologie attendibili, che ci riportano ad un’epoca anteriore al 1300. Infine, per quanto riguarda Valcanale, essa, piuttosto che un’isola è «una penisola linguistico culturale… un vero e proprio prolungamento della Carinzia» (Giovanni Kravina). Per la sua posizione geografica la Valcanale ha visto l’alternarsi di popoli diversi, ma la tradizione culturale predominante «è la tedesco-carinziana» (Giovanni Kravina).

   Una bella “passeggiata” qui ridotta veramente ai minimi termini, ma chi vuole saperne un po’ di più legga Christian Prezzi, a cura di, Isole di cultura. Saggi sulle minoranze storiche germaniche in Italia, 2004, del quale mi sono avvalso per redigere le poche notizie sopraesposte.

Rogazioni Asiago (VI)

Le Rogazioni ad Asiago (VI)

Aldo Ridolfi (continua)

 

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