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L'Angolo della Preistoria? Scienza del dubbio, Page 5

Chelidonio fig. 3 – geo-profilo Adige fra Via Trevisani e Via Mameli

fig. 3 – Profilo della sezione geo-stratigrafica fra Via Don Trevisani e Via Mameli , evidenziante le proporzioni dell’antica scarpata fluviale su cui si affaccia l’abitato di San Massimo e l’ampiezza della grande paleoalveo scavato dall’Adige postglaciale. A destra, il profilo della collina alluvionata dai sedimenti atesini suggerisce la presenza di una scarpata mediamente alta circa 80-100 metri, che può coincidere sia con fenomeni erosivi fluvio-glaciali atesini (avvenuti nel Quaternario medio e/o antico), sia con la lunga “fascia di deformazione” sepolta che probabilmente segna il limite fra la subsidenza della fossa padana e l’orogenesi alpina (entrambe presumibilmente ancora attive). (Rielaborato da “De Zanche, Sorbini, Spagna, 1977).

Chelidonio fig. 2 -Via Trevisani-Via Mameli

fig. 2 – Dettaglio del tratto comprendente il grande paleo-alveo scavato dall’Adige post-glaciale, largo circa 4 km fra la scarpata di San Massimo e Ponte Pietra. Le frecce blu evidenziano la presenza di paleo-meandri sepolti, come quello che ha intagliato il “golfo fluviale” sottostante all’abitato di San Massimo. (Rielaborato da “De Zanche, Sorbini, Spagna, 1977).

fig. 3 – geo-profilo Adige fra Via Trevisani e Via Mameli

Fig. 3: Profilo della sezione geo-stratigrafica fra Via Don Trevisani e Via Mameli , evidenziante le proporzioni dell’antica scarpata fluviale su cui si affaccia l’abitato di San Massimo e l’ampiezza della grande paleoalveo scavato dall’Adige postglaciale. A destra, il profilo della collina alluvionata dai sedimenti atesini suggerisce la presenza di una scarpata mediamente alta circa 80-100 metri, che può coincidere sia con fenomeni erosivi fluvio-glaciali atesini (avvenuti nel Quaternario medio e/o antico), sia con la lunga “fascia di deformazione” sepolta che probabilmente segna il limite fra la subsidenza della fossa padana e l’orogenesi alpina (entrambe presumibilmente ancora attive). (Rielaborato da “De Zanche, Sorbini, Spagna, 1977).

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