Pillole di Bon-Ton a tavola
… a cura di Anna Maria Matilde Filippozzi
Pillole di Bon-Ton
Cosa suggerisce il galateo per i momenti di convivialità a tavola?
“Buon appetito” potrebbe sembrarci una semplice e innocua forma di cortesia, ma stando a quanto si apprende sulla buone maniere a tavola è esattamente il contrario. Tutto ha origine con la tradizione aristocratica, che vedeva la tavola come un luogo di incontro, di conoscenza e di conversazione, dove il cibo (e quindi l’appetito) in qualche modo passavano in secondo piano. Ecco perché secondo il Galateo si tratta di un errore da evitare.
Tra le regole del Galateo a tavola c’è la postura, bisogna sempre restare con la schiena dritta senza mai appoggiare i gomiti sul tavolo, le braccia lungo i fianchi e le mani sul tovagliato, non bisogna allungarle sotto al tavolo per non rischiare di toccare inavvertitamente gli altri commensali.
Il tovagliolo va tenuto sulle ginocchia e portato delicatamente alla bocca. Quando si può iniziare a mangiare? Prima di cominciare bisogna aspettare che tutti gli ospiti siano serviti e che i padroni di casa comincino il proprio pasto. Non bisogna mai toccare gli alimenti con le mani, unica eccezione: il pane.
Vietato parlare al telefono o inviare messaggi mentre si siede a tavola con altre persone.
Assoluto divieto di fare la scarpetta: uno dei gesti più amati dagli italiani è considerato maleducato dal Galateo.
Vietato soffiare per raffreddare il cibo, se il boccone era troppo caldo dovrete soffrire in silenzio. E sempre riguardo al silenzio, occhio alla masticazione che non deve mai essere rumorosa.
Nel caso una pietanza sia lontana dalla nostra portata, evitiamo di alzarci o di allungarci sul tavolo per raggiungerla, possiamo chiedere a un commensale la cortesia di passarci quel piatto.
Il brindisi va fatto senza eccedere in rumorosità ma semplicemente sollevando il bicchiere all’altezza del viso e stendendo il braccio in direzione del festeggiato, mai dire cin cin o salute.