Pubblicazione del libro – “Van Thuan Libero tra le sbarre”… di Teresa Gutiérrez de Cabiedes… segnalazione a cura di Daniela Angela Fornaro – 106

…a cura di Daniela Angela Fornaro

danielaangela.fornaro@gmail.com 

Teresa Gutierrez Cabiedes

L’autrice del libro “Libero tra le sbarre” è Teresa Gutiérrez de Cabiedes (Pamplona, 1977) giornalista. Ha un dottorato di ricerca in Comunicazione Pubblica presso l’Università di Navarra ed è Visiting Scholar presso l’Università cattolica d’America. Ha lavorato per riviste culturali in Italia ed in Spagna. Ha pubblicato alcuni libri, ancora non tradotti in italiano: Secretos de un arzobispo (Ciudad Nueva 2011) e Palabra de Hannah Arendt: ser o no ser periodista en la era punto cero (Encuentro 2009), una delle migliori biografie su Hannah Arendt scritta in spagnolo.

 

“Libero tra le sbarre” è un romanzo che si basa, in parte, su fatti veri. Il protagonista è Nguyen Van Thuan, nato il 17 aprile 1928 a Hue, in Vietnam. A 13 anni entrò in seminario, dove compì gli studi. A 24 anni fu ordinato sacerdote. Nel 1967 fu nominato primo vescovo vietnamita della diocesi di Nha Trang. Il 30 aprile 1975, dopo una guerra durata più di due decenni, il Vietnam del Nord conquistò il Sud e nel nuovo paese si impose un regime comunista. Van Thuan fu arrestato e tenuto prigioniero per 13 anni, nove dei quali in isolamento, con l’accusa di propaganda imperialista e di essere un infiltrato delle potenze straniere. Il Governo arrivò a disperarsi per l’inevitabile trasformazione che avveniva nelle sue guardie che lui amava al di sopra di ogni ragionevole logica. Fu liberato il 21 novembre 1988 e gli fu concesso di vivere agli arresti domiciliari fino al 1991 quando il Governo del Vietnam lo condannò all’esilio. Van Thuan fu chiamato a Roma e nel 1998 fu nominato Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Nel 2001 fu nominato Cardinale e solo pochi mesi dopo gli venne diagnosticato un tumore allo stomaco. Morì a Roma il 16 settembre 2002. Nel 2007 il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace si fece promotore e diede inizio alla causa di beatificazione. Le opere che scrisse durante la prigionia sono state pubblicate in tutti i continenti. Una vita, quella di Nguyen Van Thuan, spesa nell’adesione coerente ed eroica alla propria vocazione, come dirà di lui Papa Giovanni Paolo II. Una storia che merita di essere raccontata.
Accade, a volte, per uno strano gioco del destino, che una persona a noi vicina (nel mio caso la mia amica Annalisa) ti porga tra le mani un libro con queste poche, essenziali parole: “Leggilo, e poi mi dirai”. Accade, a volte, per uno strano gioco del destino, che le parole non bastino, che non si prestino a descrivere quello che si prova nei confronti di una persona che soffre e che tutto diventi più semplice donando le parole contenute in un libro, quali unguento lenitivo dell’anima. “Libero tra le sbarre” è il titolo del libro che è mio desiderio segnalare, per poter anch’io donare, forse inconsapevolmente, a qualcuno di voi che sta attraversando un momento difficile, qualche goccia di quello stesso unguento che ha lenito le mie di ferite, inferte da un timore che può logorare e offuscare anche la più splendente e suggestiva delle albe. A volte “le sbarre” non sono solo quelle che la parola nel suo significato letterale evoca in prima istanza, cioè di prigionia che delimita la libertà di movimento e di circolazione quale condanna a un danno inflitto. Le sbarre hanno, a volte, anche un significato metaforico, quale prigionia imposta dalla nostra stessa mente da un timore, una delusione, un’attesa logorante, che infligge limiti alla libertà di vivere serenamente e di gioire dei doni offerti dalla vita e da tutto ciò che quotidianamente gratifica. Ed è qualora le sbarre vengono imposte, senza aver provocato danno alcuno, che si avverte maggiormente la necessità di un appiglio, di un riferimento, per sentirsi comunque liberi, per trovare una ragione all’esistenza sofferta e compromessa da circostanze che affliggono. Il contenuto del libro si rivela in tutta la sua grandezza laddove l’essere umano (nel libro il protagonista Van Thuan) si affida alla forza della Fede in grado di disintegrare le sbarre per salvaguardare quella libertà che consente di continuare ad essere sé stesso, trovando una ragione spirituale nel profondo del proprio essere, affidandosi al proprio Credo, senza mai cedere all’autocommiserazione e al desiderio di vendetta. La forza interiore alla quale l’uomo costretto alle condizioni più inumare si appella per la lotta alla sopravvivenza, può giungere inattesa, atta a sorprendere, con la sua tenacia, anche chi crede di esserne privo, per sopraelevarlo dalla sofferenza e trasportarlo in una dimensione di beatitudine in cui adagiarsi senza sprofondare nei meandri della disperazione. È la Fede la linea conduttrice di questo racconto di sopravvivenza in una delle più terrificante realtà carcerarie quali quelle delle prigioni del Vietnam negli anni 1970 – 1980. L’esperienza di Van Thuan insegna che il presente va sempre vissuto, anche se difficile e al limite della sopportazione, poiché in esso sono celati momenti di consapevolezza, di riflessione, di gratitudine verso quanto ci è stato donato, che conducono alla serena accettazione del dolore e del significato allo stesso sotteso. La sofferenza, in un’ottica di Fede, ha un senso qualora la si privi della forza devastatrice per accoglierla quale opportunità di crescita interiore, di rinnovata speranza, di perdono, anche verso i nostri stessi carcerieri, il cui cuore, turbato dall’amore inatteso, può persino cambiare e volgere al bene. È la libertà interiore sorretta dalla Fede il dono più grande che si possa ricevere, impossibile da cancellare persino dalla sofferenza, dalla persecuzione, dalle sbarre, dall’ingiustizia e da qualsiasi tipo di disperazione. Ringrazio la mia cara amica Annalisa per aver ridestato in me, con il dono di questo libro, la consapevolezza di questa grande opportunità che ci viene offerta nel credere che ciò che accade ha sempre un senso, anche se a volte non è ci dato comprendere poiché la sua trama è sul retro-misterioso di una tessitura che è il progetto di vita per ognuno di noi.  E grazie a Voi qualora vogliate accogliere e condividere questa mia esperienza all’interno di un libro dal grande spessore interiore e spirituale.

Daniela Fornaro

Van Thuan
Libero tra le sbarre
Città Nuova Editrice – Roma,
Finito di stampare nel febbraio 2021
ISBN 978-88-311-5374-4

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Foto da: https://www.vidanuevadigital.com

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