Pubblicazione della raccolta poetica – “Catenella”…di Anna Uberti… segnalazione a cura di Elisa Zoppei – 110

…a cura di Elisa Zoppei

VERONA

 “CATENELLA” POESIE DI ANNA UBERTI

Anna Uberti
Copertina libro poesie Catenella

 

 

 

 

 

 

 

 

Nota biografica

Anna è una bella donna, slanciata ed elegante.
Nata a Verona, vive tuttora in questa città. Ha lavorato per anni come funzionario di una importante Associazione Datoriale di Verona, ma ha sempre coltivato la passione per la scrittura. Da bambina tiene un diario dove annota con puntualità gli eventi che toccano il suo animo sensibile ponendosi domande sul senso della vita e la frequente incoerenza tra le parole profuse e i fatti del mondo degli adulti, che osserva con attenzione.

Dopo aver partecipato a un laboratorio di poesia guidato dalla poetessa Ida Travi, inizia a scrivere poesie assaporando il piacere di una nuova consapevolezza: – “E il tempo scorre e distrae…”, racconta di sé, “… ma certe emozioni, come marosi, mi sconquassano l’animo. È allora che devo riportare dentro di me la quiete, e lo faccio dando voce al mio sentire e scrivo”. Il verso libero caratterizza per lo più la sua poesia, contraddistinta da autentica profonda musicale liricità.

Tra i romanzi ha pubblicato “La bellezza non è un frutto proibito”, (Aletti Editore 2010) e “Innamorate, facili prede” (Europa Edizioni 2019). È librettista dell’opera lirica moderna contemporanea “Io sono Lucrezia” – marzo 2024. Ha pubblicato inoltre poesie e racconti brevi inseriti in diverse antologie, ricevendo premi e menzioni di merito.
Il libro “Catenella,” è uscito nel mese di giugno 2024, con una raccolta di poesie pubblicata dall’editore Bertoni per Poesiaedizioni – collana Aurora, a cura del poeta e critico letterario Bruno Mohorovich,”.

COMMENTO

“Catenella” di Anna Uberti (Bertoni Editore, 2024. Collana AURORA a cura di Bruno Mohorovich), non è solo un libro di poesie raccolte in varie sezioni, ma è anche, un piccolo capolavoro d’arte iconica. Sì, non solo per lo splendido color lampone della copertina, illuminata dai caratteri giallo sole del titolo scritto sotto in verticale, ma anche per il confidente poetico racconto scritto in caratteri bianchi che dà significato al titolo.

L’originalità di questa messa in posa testimonia il vivo legame dell’autrice con le sue mani bambine, tese a imparare l’uso dell’uncinetto, la conquista dei primi punti… il senso di farcela … la voglia di diventare grande. Le poesie sono poi suddivise in varie sezioni ognuna delle quali è configurata dall’immagine visiva di un punto all’uncinetto, un contrassegno rispondente all’intelaiatura poetica delle varie liriche. Pertanto dal  punto LAMPONE, frutto delle dee che rimanda al simbolo della sensualità e desiderio, si passa al punto NIDO D’APE che indica abbondanza rinascita e speranza. Segue il punto MIMOSA che esalta la femminilità come libertà e sensibilità; indi il punto ONDA, e il movimento dinamico e la trasformazione; in fine il punto ARCHETTO che richiama la tensione spirituale.

Ketty La Rosa nella sua prefazione coglie perfettamente il senso di questa geniale impostazione: “Catenella – scrive – è la vita dell’autrice. Sin dai primordi, dalle sue piccole tenere mani impacciate raccoglie punti e costruisce la trama del suo canto…
“E – continua – nei punti della sua vita imprime emozioni e sentimenti, paure e delusioni…  e punto dopo punto si ritrova la catenella di nostalgici ricordi…
“Infine – conclude: “Non è amaro il tempo nel suo incessante scorrere, è piuttosto dono da coltivare in ogni punto”.

Nella postazione si pone soprattutto l’accento sull’emozione data dalla lettura delle poesie di Anna Uberti. Ognuna di esse scaturisce da un  profondo pensiero o da un accadimento fermato nel ricordo o da una visione del mondo, della vita, degli eventi come pure da un’esperienza di meditazione spirituale vissuta. Nel leggere queste poesie si entra in un contatto intimo con l’anima pensante dell’autrice, a volte dolente, altre tesa verso l’alto in attesa di un segno, di una risposta, come in un volo senza traguardi. Se ne avverte la sensibilità corporea innamorata dell’amore fino al dolce morire tra le braccia dell’amato:

…Dolce morire
quando il respiro mio
stanco
non sarà il tuo
quando il battito del mio cuore
scandirà
la fine
del suo tempo.

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