Puntata 41.3 – CAMPI D’ENERGIA UTOPICA: “La città ideale”
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Puntata 41.3 (continuazione) – CAMPI D’ENERGIA UTOPICA: “La città ideale”
Dobbiamo a Filippo Tommaso Marinetti l’inizio del Futurismo nel 1909: un movimento che scosse l’Italia e l’Europa con una ventata di fantasia e di dissacrante umorismo e fece della città futura l’oggetto privilegiato di numerosi interventi. Venezia fu eletta dai futuristi come esempio di “città passatista” dunque da distruggere e poi ricostruire secondo le nuove idee espresse in numerosi manifesti da pittori e letterati e persino in un intero romanzo utopistico Gli indomabili, scritto da Marinetti nel 1922. Boccioni da artista figurativo e Russolo da musicista proposero ciascuno nella propria arte un tipo di città moderna, ma toccherà ad Antonio di Sant’Elia (1888-1916) a stendere compiutamente il Manifesto dell’architettura futurista. Da questo documento ha inizio un diffuso e radicale ripensamento dell’idea di città, con proposte provenienti da linguaggi artistici diversi ma di uguale carica utopica.
Aldo Palazzeschi il più poeta e utopista tra i futuristi della prima ora del gruppo fiorentino, nel suo Incendiario del 1911, fu tra i primi ad affrontare radicalmente il dibattito sul problema urbanistico che infiammava l’opinione pubblica.
Cominciò subito a dissacrare l’idea classica di città ideale scrivendo La città del sole mio con una doppia parodia sia della antica utopia di Tommaso Campanella, La città del sole, sia della celebre canzonetta napoletana. Un altro suo contributo al dibattito è intitolato Passeggiata e comincia con “Andiamo? Andiamo pure” per terminare con “Torniamo indietro? Torniamo pure” In realtà non succede nulla, c’è solo lo sguardo del poeta che corre su case, botteghe, insegne, manifesti, del tutto insignificanti, in una noiosa enumerazione. Ecco un breve esempio, che crea notevoli effetti esilaranti:
(…) Benedetto Paradiso
Successore di Michele Salvato
Gabinetto fondato nell’ano 1843
(…) Grandi tumulti a Montecitorio
Il presidente pronunciò fiere parole,
tumulto a sinistra, tumulto a destra.
Il gran Sultano aspetta.
La pasticca del Re Sole.
Si getta dalla finestra per amore
Insuperabile sapone alla violetta
Laura Schram Pighi – (41.3 continua)