RICORRENZA… ITALIA: “Guglielmo Marconi e la telecomunicazione: a 150anni dalla sua nascita”.

…a cura di Maria Rosanna Mucciolo

ITALIA

“Guglielmo Marconi e la telecomunicazione: a 150anni dalla sua nascita”.

Guglielmo Marconi

Il 25 aprile del 1874 (150anni or sono), a Bologna nasce uno degli studiosi più importanti nel panorama delle invenzioni di fino 800 e inizio 900. Viene alla luce in uno storico edificio situato al centro di Bologna: Palazzo Marescalchi. Costruito nel 1466, venne ingrandito e restaurato da Floriano Ambrosini nel 1613. Figlio di un proprietario terriero, sposato in seconde nozze con Annie Jameson, nipote del noto proprietario della distilleria Jameson & Sons, da cui ebbe due figli: Alfonso e Guglielmo. Il secondo genito Guglielmo, ancora giovane inizia i primi esperimenti, aiutato da un maggiordomo: come il segnatore di temporali. In seguito riesce a far suonare un campanello, infatti si racconta che una notte sveglia la mamma la porta nel suo “rifugio segreto” e le mostra l’esperimento, lo fa anche con il papà che notando le doti del figlio, gli regala dei soldi per acquistare del materiale.
Marconi prosegue i suoi esperimenti anche con il Codice Morse (sistema per trasmettere lettere, numeri e segni), come esperimento si dimostra utile per comunicare e ricevere segnali a lunga distanza: il buon Mignani spara in aria un colpo di fucile per confermare l’esperimento e nel 1895 il battesimo della radio, che ha permesso lo sviluppo dei telefoni e della radio. Aiutato, a diffondere le sue invenzioni, dall’amico Carlo Gardini che lo convinse a trasferirsi nel Regno Unito. Annibale Ferrero, allora ambasciatore d’Italia a Londra, gli consigliò di non parlare a nessuno delle sue invenzioni, se non dopo la presentazione del brevetto. Lo presenta il 5 marzo 1896, con numero 5028 con il titolo” Miglioramenti nella telegrafia e relativi apparati”. Il 2 giugno deposita presso l’ufficio brevetti la domanda definitiva per la telegrafia senza fili con numero 12039 e il 2 maggio 1897 ottiene il brevetto richiesto.
Marconi fa dimostrazioni pubbliche, collabora con il Dailj Express (quotidiano britannico), nel 1897 fonda a Londra la Wireless Telegraph Trading Signal Company, stabilisce un ponte radio tra la residenza estiva della regina Vittoria e lo yacht reale.
Poi i suoi esperimenti si focalizzano sull’oceano Atlantico, convinto che le “onde” potessero seguire la curvatura del nostro Pianeta.  Nel novembre del 1901, nella regione della Cornovaglia, installa un trasmettitore con un’antenna alta 130 metri. Poi si imbarca per St. Johm’s (Terranova, isola canadese), con i suoi assistenti. Il 12 dicembre, dello stesso anno (1901), ha luogo la prima comunicazione radio trans -oceano. Il messaggio che arriva è formato da 3 punti e la lettera S del Codice Morse. Nel 1903 colloca un trasmettitore a scintilla (apparecchio che genera onde elettromagnetiche a frequenza radio), che viene adoperato fino al secondo conflitto mondiale.
Senza alcun dubbio le sue invenzioni sono importanti e utili, basta ricordare che il 23 maggio 1909, grazie al “radio soccorso” furono salvate 1700 persone che erano ospiti del transatlantico Republic. Possiamo ricordare anche il Titanic, naufragato il 15 aprile del 1912 a causa di una collisione con un iceberg, che lancia il segnale di aiuto via radio. Il nostro inventore, si trova negli Stati Uniti, corre al porto di New York per accogliere i 705 sopravvissuti. Egli doveva essere uno dei passeggeri.
Dalla sua nascita, la tecnologia sulla base delle sue ricerche ha fatto passi da gigante, la maggior parte delle invenzioni hanno contribuito a trasformare il modo di vivere e l’evoluzione della società, tanto da caratterizzare grandi cambiamenti sociali. Marconi ha creduto tanto nelle innovazioni da attribuire alla figlia il nome di Elettra Elena Anna.

Maria Rosanna Mucciolo

Fonti:

1- Cantoni, 2011, Storia delle telecomunicazioni.
2- Marconi, Dizionario Biografico degli italiani, Treccani.

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