RICORRENZA… “Michelangelo Buonarroti: l’artista totale”.
…a cura di Maria Rosanna Mucciolo
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“Michelangelo Buonarroti: l’artista totale da 550 anni”.

Il 2025 ricorda anniversari molto importanti sul piano storico, culturale, artistico e proprio nel mese di marzo ricordiamo la nascita di un grande della scultura e pittura italiana, infatti ricorrono i 550 anni dalla nascita “dell’artista totale”: Michelangelo Buonarroti. L’artista del 500 incarna l’ideale dell’artista “creatore di opere” di una straordinaria bellezza, ma viene considerato un “intellettuale” capace di esprimere le proprie idee in campo filosofico, nelle arti figurative e nella poesia. Sulla sua vita ci hanno lasciato una importante testimonianza Giorgio Vasari nella sua opera dal titolo: “Vite dé più eccellenti pittori, scultori e architetti”, edita per la prima volta nel 1550 e la biografia di Ascanio Condivi del 1553. Michelangelo nasce a Caprese il 6 marzo 1475 (550 anni), un paesino vicino ad Arezzo, che lascia molto presto per seguire il suo sogno e il suo talento: inizia l’apprendistato presso la bottega di Domenico Ghirlandaio, qui impara a dipingere, infatti in questa florida officina pittorica “trascorre 3 anni con un contratto, in base al quale il maestro si impegna a stipendiarlo”, sono gli anni che si dedica alle decorazioni della Cappella Tornabuoni, che possiamo ammirare in Santa Maria Novella. Sono anni importanti per la sua formazione non solo artistica, ma anche letteraria e l’amicizia con Lorenzo il Magnifico gli permette di frequentare umanisti di un certo calibro culturale come Pico della Mirandola e Marsilio Ficino, fondatore dell’accademia Neoplatonica, i cui membri si dedicano allo studio degli scritti di Platone, traducendoli in latino con l’intento di diffonderli nel loro ambiente culturale. Michelangelo coltiva per tutta la vita “un rapporto intenso e originale con l’antico”, ma cerca di trovare “una continuità tra la spiritualità sublimata del mondo classico e quella ben più tormentata e drammatica del cristianesimo moderno”. Come scrive Aby Wanburg, in Michelangelo l’arte nasce dall’arte e lo dimostrano i suoi studi sulle grandi opere del passato, oltre alle opere dei maestri Giotto e Masaccio, di cui Michelangelo cerca di appropriarsi delle soluzioni formali e compositive. L’antico (arte classica) che l’artista di Caprese ha modo di approfondire a Roma diviene uno stile creativo, uno strumento per superare le regole e l’invenzione di nuovi modelli iconografici. Le sue opere le possiamo ammirare nei musei, pinacoteche e rispecchiano l’uomo dall’animo inquieto, ma anche artefice massimo per la forza dell’aggressività e profondità umana. Egli è scultore, pittore, architetto e poeta riconosciuto dai contemporanei come uno dei più grandi maestri di ogni tempo. Nel corso della sua vita realizza opere “titaniche” in grado di rivoluzionare la visione dell’uomo e della realtà fino ad anticipare la crisi dei valori rinascimentali e aprire la strada al Manierismo. Nella sua opera troviamo l’uomo e il divino, che sono l’oggetto principale della sua arte pittorica e scultorea, ma soprattutto l’uomo è al centro dei suoi studi e interessi.
Maria Rosanna Mucciolo
Fonti:
– Poli, F. Filippi, F. Cappelletti, G.M. Fara: La bellezza in resta in tre, vol. 2 dal Rinascimento al Rococò, ed. scolastiche Bruno Mondadori.
– Ernesto L. Francolanci: dell’arte 2 dall’400 al 700, ed blu De Agostini.