RICORRENZA… San Giovanni Lupatoto e Bovolone (VR): “Da 120 anni: la pasticceria della signora Matilde Vicenzi”.
…a cura di Maria Rosanna Mucciolo
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“Da 120 anni: la pasticceria della signora Matilde Vicenzi”.

Il 1905 è un anno che ricorda avvenimenti storici e culturali di grande importanza: in Francia entra in vigore la legge sulla laicità dello Stato, in Italia si assiste alla fusione delle ferrovie Mediterranea, Adria e Sicula che porta alla nascita delle Ferrovie dello Stato. A Schio, in provincia di Vicenza, si alza in volo il primo dirigibile italiano, nascono A. Speer (architetto del nazismo) e J.P. Sartre padre dell’esistenzialismo, mentre il grande scienziato A. Einstein regala all’umanità la scoperta dell’universo racchiusa nella formula E=mc2: la sintesi del principio che la massa di un corpo è la misura del contenuto in energia.
In questo stesso anno ad opera di Matilde Venturini, vedova di 39 anni, apre a San Giovanni Lupatoto un negozio che vende pane, dolci e alimentari vari. La sua storia e la sua crescita segue l’evoluzione economica del nostro Paese e della città di Verona in particolare. Nel 1944 muore la signora Venturini e la gestione del negozio-azienda passa al figlio Angelo, che ben pensa di cambiare la produzione del pane e integrare l’attività di famiglia con la produzione di biscotti particolari, cercando di cambiare l’assetto organizzativo: il figlio Mario diventa responsabile della vendita e della consegna, al figlio Giuseppe spetta la cura della produzione. Un’altra svolta per l’azienda dolciaria c’è nel 1970 che diventa “Vicenzi Biscotti S.P.A.” e inizia quel processo di industrializzazione che lo porterà alla creazione di nuovi prodotti dolciari: amaretti e savoiardi, e nel 1975 nasce la millefoglie. Nel 2003 viene acquistata la Maradini, pasticceria specializzata nella produzione di ciambelle. Nel 2005 l’azienda festeggia i suoi primi 100 anni di attività con la linea “Oro di Matilde” e viene dedicato alla città scaligera un libro e una mostra fotografica, allestita in Piazza Bra. Il 2005 è un anno di particolare importanza perché è nominata Vicenzi Group e acquista marchi importanti nel mercato italiano: Mr Day, Grisbì e Pronto Forno. Facendo un passo indietro e ritornando alla signora Matilde, si può dire di lei che amava tanto l’azienda da dedicare le sue giornate a scrivere ricette per dolci, elisir, rosoli e liquori con tanto amore e precisione, ma anche di trasmettere a figli e nipoti l’amore verso un’arte così antica. Con l’avvento della Grande Guerra è proibito preparare e vendere biscotti nello stesso luogo dove si cuoce il pane. In questa occasione Angelo e Bepi (figli di Matilde) decidono di innalzare un muro per dividere le due produzioni: l’obiettivo è quello di ampliare la produzione. Oggi il brand è affermato in tutto il mondo per i suoi squisiti prodotti. Come pasticceria italiana il marchio propone un’ampia scelta di prodotti dall’amaretto di Matilde al savoiardo Vicenzovo, fino alle monoporzioni per il “vending” o alle basi per dolci. È un marchio che è garanzia di qualità, grazie anche alla sua linea pensata per le persone che soffrono di intolleranze alimentari. È un marchio che festeggia i suoi 120 anni di attività e propone una vastissima gamma di sfoglie ripiene e un buonissimo assortimento di alta pasticceria: wafer, dolci con crema al latte, al cioccolato, cuore di lampone e di albicocca, e i Grisbi Vegan. Nel 2010 viene rinnovata l’immagine storica del brand, rivisto anche di recente per venire incontro alle nuove tendenze. Come azienda sono molto attenti al concetto di sostenibilità, principio su cui si basano le scelte, l’attività produttiva e il coinvolgimento dei dipendenti. L’approccio “green” non è solo una necessità, ma un punto di strategia: far coincidere gli obiettivi dell’azienda con l’attenzione verso il nostro Pianeta. Questo percorso è stato intrapreso nel 2020 con la stesura del primo Report di Sostenibilità che risponde ai continui cambiamenti storici e sociali. Ad esempio per l’utilizzo dello zucchero il Gruppo continua ad impegnarsi per la fornitura italiana, la farina è selezionata anche in base al grado di raffinazione e alle esigenze del prodotto, viene utilizzato grano italiano macinato a pietra, le uova sono quelle degli allevamenti a terra e l’olio di palma viene adoperato quello certificato. Nel 2023 l’azienda si allinea con il XII obiettivo che riguarda lo sviluppo sostenibile, che promuove modelli di produzione e consumo sostenibile finalizzati alla riduzione dell’impronta ecologica dei sistemi socio- economici, contrastando la povertà e migliorando gli standard di vita e dello sviluppo economico, questo significa diminuzione degli scarti alimentari prodotti negli stabilimenti di San Giovanni Lupatoto e Bovolone. Anche per gli imballaggi, il gruppo ha mantenuto il proprio impegno nella riduzione degli impatti ambientali con l’utilizzo di materiali riciclati, adozione di monomateriali anche questi riciclati, adozione dell’over- packaging. Molto interessanti è anche il riciclo delle acque di raffreddamento nello stabilimento di Bovolone con una riduzione del 60%, mentre nello stabilimento di San Giovanni Lupatoto avviene una riduzione delle attività di lavaggio degli impianti. Per il trasporto l’azienda si avvale del servizio “Trasport Compliance Rating”.
Per concludere questo dolce percorso, lo faccio riportando una citazione di Giuseppe Vicenzi: “guardando negli occhi il futuro, pronti ad esplorare nuovi mondi”.
Maria Rosanna Mucciolo
Fonti:
Giuseppe Vicenzi, 100 anni di dolcezza, su www.specchioeconomico.com