Risposta ai lettori 36 (onomastica)
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Risposta ai lettori 35 (onomastica)
Sono stati in parecchi a notare che il nome del barbone veronese investito e ucciso a Roma il 7 gennaio 2019 suonava, come detto dai telegiornali, Nerèo Gino Murari. Molti veronesi hanno sobbalzato, perché il primo nome è da noi costantemente Nèreo. La domanda che sorgeva spontanea era: “Ma qual è la pronuncia giusta?”.
Non c’è dubbio che Nèreo abbia nel Veneto l’accento sulla prima “e”. È ancora vivo il ricordo di un personaggio caratteristico della Verona di un tempo, Nèreo Marini detto el Còla (credo da còla «colla»). Per ben 60 anni era stato milite della Croce Verde, sempre pronto a intervenire quando ce ne fosse bisogno; in un triste giorno di dicembre del 2011 venne investito e ucciso anche lui (coincidenza singolare), mentre era in bicicletta. Chi ha una certa età ricorderà, poi, il pittoresco allenatore della Triestina quando la squadra era al suo auge, Nereo Rocco detto el Parón. Quasi tutte le volte che lo intervistavano (alla radio, la TV era ancora… in fasce) correggeva l’intervistatore seccamente: «Guardi che mi chiamo Nèreo, non Nerèo!».
Diamo un’occhiata a cosa dicono i testi sacri. Una delle fonti migliori per la storia dei nomi personali è Carlo Tagliavini, Origine e storia dei nomi di persona (Pàtron, Bologna, 1982). Alle pp. 156-157 del II volume egli tratta del nome Nerio (Nèreo): come si vede, la variante tra parentesi ha l’accentazione che usiamo noi Veneti. Tagliavini deriva il nome dal greco Nerèus, divenuto però in latino Nèreus, e ci informa che la sua festa scade il 12 maggio, quando vengono ricordati i due martiri cristiani Nèreus e Achílleus.
Giovanni Rapelli