RISPOSTE AI LETTORI 08 (toponomastica)
…a cura di Giovanni Rapelli
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RISPOSTE AI LETTORI 8 (toponomastica)
La lettrice Lucia mi chiede cosa possa mai significare il nome di località Pezzatònega presso Oppeano. In un ricchissimo elenco di toponimi trasmessomi tempo fa dalla stimata ricercatrice Gianna Ferrari De salvo, di Sanguinetto, trovo che la località è documentata nel 1432 come Tumba sive Paza Donicha. Ossia, abbiamo qui una «tomba ossia Pezza Dònica».
Il termine tomba non ebbe in passato il significato che gli attribuiamo oggi. Un tempo, si indicava con tomba un rilievo del terreno (nel veronese antico, la “tomba” = «sepolcro» veniva detta arca), ed è questo significato che ebbero i toponimi Tomba (col diminutivo Tombetta) di Verona e Tombazosana presso Albaredo. Quest’ultima venne detta Zosana proprio per distinguerla dalla Tomba presso Verona: zosana perché situata «in giú, in basso» (zóso = «giú»), ossia nella Bassa veronese.
La Pezzatonega non ha nulla a che fare, quindi, la tònega dei sacerdoti (= «tonaca»)… Significò semplicemente «pezza di terra del signore, del padrone», dal latino tardo dòminica «del signore, signorile»; il “signore” fu probabilmente un ecclesiastico possessore della zona.
Incidentalmente, anche la Valdònega di Verona ha un significato analogo: «valle del signore, del padrone». E anche qui, con ogni probabilità, il “signore” fu un ecclesiastico possessore della zona (azzardo un’ipotesi: dovette trattarsi o del vescovo di Verona, che per alcuni secoli ebbe sede a S. Stefano, o dell’abate di S. Giorgio in Braida).
Giovanni Rapelli