Rupert Brooke
…a cura di Graziano M. Cobelli
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Il soldato
Se devo morire, questo solo pensate di me:
Che c’è un angolo in un paese straniero
Che sarà sempre l’Inghilterra. Sarà celata
Nella fertile terra una polvere più fertile ancora;
Una polvere che l’Inghilterra generò e plasmò;
Cui diede i suoi fiori da amare, le sue vie da seguire;
Un corpo inglese, che respira aria inglese,
Bagnato dai fiumi, benedetto dai soli di casa.
E pensate che questo cuore, libero da ogni male,
Che pulsa nello spirito eterno, da qualche luogo
Restituisce i pensieri ricevuti dall’Inghilterra,
Le sue vedute e i suoni, i sogni felici,
L’ilarità appresa dagli amici, e la gentilezza,
Nei cuori in pace, sotto un cielo inglese.
***
Il colle
Senza fiato ci lanciammo sul ventoso colle,
Ridendo al sole e baciando lo splendido prato.
Tu dicesti “Attraverso la gloria e l’estasi passiamo;
Il vento, il sole e la terra restano, gli uccelli cantano,
Quando noi siamo vecchi…” “E quando moriamo
Finisce ciò che è nostro; e la vita arde ancora
In altri amanti, in altre labbra” dissi io,
“Cuore del mio cuore, il Cielo è ora ed è nostro!”
“Siamo il fiore della terra e impariamo la sua lezione,
La vita è il nostro grido. La fede è con noi! “dicemmo;
“Noi scenderemo con passo fermo nell’oscurità
Incoronati di rose!”… Siamo fieri,
E ridiamo per avere tante cose vere da dire.
– E allora a un tratto tu piangesti e volgesti lo sguardo.
Poesie e Foto da: www.musashop.wordpress.com
Biografia da: Wikipedia